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Buste inviate e ricevute

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CAT_IMG Posted on 30/11/2013, 07:41

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CAT_IMG Posted on 30/11/2013, 16:23

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CAT_IMG Posted on 1/12/2013, 11:20

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STRANAMORE- ALBERTO CASTAGNA
https://www.dailymotion.com/video/xz1jm0_st...tfilms?start=27

Come si fa a capire se è amore?
Quando va tutto male, ma male male, e non si sopporta più l'altro, e lo vorremmo picchiare, lo vorremmo far sparire, lo vorremmo cambiare, lo vorremmo mandare via, via, più lontano possibile, però non lo facciamo.
Quando, per una volta, ce ne freghiamo di aver ragione e pensiamo alla nostra storia.
Ci rimbocchiamo le maniche e cerchiamo di sistemare le cose.
Questo è amore: finire nello schifo insieme e uscirne insieme.
Nessuno è immune alle crisi, alla scarsa sopportazione, alla noia, ai dubbi, ai problemi.
Nessuno.
Solo alcuni ce la fanno.
Amore è resistere, fino alla fine.
E' una sfida.
 
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CAT_IMG Posted on 1/12/2013, 12:15

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CAT_IMG Posted on 1/12/2013, 13:20

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CAT_IMG Posted on 2/12/2013, 09:32

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LA GRANDE DOMANDA:
Se eri un bambino negli anni ‘50, ‘60o ’70,
COME HAI FATTO A SOPRAVVIVERE ?
1.- Da bambini andavamo in auto che non avevano cinture di sicurezza né airbag...

2.- Viaggiare nella parte posteriore di un furgone aperto era una passeggiata speciale e ancora ne serbiamo il ricordo...

3.- Le nostre culle erano dipinte con colori vivacissimi, con vernici a base di piombo...

4.- Non avevamo chiusure di sicurezza per i bambini nelle confezioni dei medicinali, nei bagni, alle porte...

5.- Quando andavamo in bicicletta non portavamo il casco...

6.- Bevevamo l'acqua dal tubo del giardino invece che dalla bottiglia dell'acqua minerale...

7.- Trascorrevamo ore ed ore costruendoci carretti a rotelle ed i fortunati che avevano strade in discesa si lanciavano e, a metà corsa, ricordavano di non avere freni. Dopo vari scontri contro i cespugli, imparammo a risolvere il problema. Sì, noi ci scontravamo con cespugli, non con auto!

8.- Uscivamo a giocare con l'unico obbligo di rientrare prima del tramonto. Non avevamo cellulari... cosicché nessuno poteva rintracciarci. Impensabile...

9.- La scuola durava fino alla mezza , poi andavamo a casa per il pranzo con tutta la famiglia (si, anche con il papà )...

10.- Ci tagliavamo , ci rompevamo un osso , perdevamo un dente, e nessuno faceva una denuncia per questi incidenti. La colpa non era di nessuno, se non di noi stessi...

11.- Mangiavamo biscotti , pane olio e sale , pane e burro, bevevamo bibite zuccherate e non avevamo mai problemi di sovrappeso, perché stavamo sempre in giro a giocare...

12.- Condividevamo una bibita in quattro... bevendo dalla stessa bottiglia e nessuno moriva per questo...

13.- Non avevamo Playstation, Nintendo 64, X box, Videogiochi, televisione via cavo con 99 canali, videoregistratori, dolby surround, cellulari personali, computer, chatroom su Internet ... avevamo invece tanti AMICI...

14.- Uscivamo, montavamo in bicicletta o camminavamo fino a casa dell'amico, suonavamo il campanello o semplicemente entravamo senza bussare e lui era lì e uscivamo a giocare...

15.- Si! Lì fuori! Nel mondo crudele! Senza un guardiano! Come abbiamo fatto? Facevamo giochi con bastoni e palline da tennis, si formavano delle squadre per giocare una partita; non tutti venivano scelti per giocare e gli scartati dopo non andavano dallo psicologo per il trauma...

16.- Alcuni studenti non erano brillanti come altri e quando perdevano un anno lo ripetevano. Nessuno andava dallo psicologo, dallo psicopedagogo, nessuno soffriva di dislessia né di problemi di attenzione né d’iperattività; semplicemente prendeva qualche scapaccione e ripeteva l’anno...

17.- Avevamo libertà, fallimenti, successi, responsabilità ... e imparavamo a gestirli.


La grande domanda allora è questa:
Come abbiamo fatto a sopravvivere ? ...ed a crescere e diventare grandi ?
Se appartieni a questa generazione, invia questo messaggio ai tuoi conoscenti della tua stessa generazione …. ed anche a gente più giovane perché sappiano come eravamo prima.....



....secondo me il mondo non era così rovinato,
non c'erano tutti i pericoli che oggi abbiamo attorno, sia di cose che di persone,
non c'erano troppe 'mode' stravaganti o perverse che abbiamo oggi, o non erano così evidenti ed a portata di mano ....
ci si accontentava di meno...ora sembra essere o è tutto indispensabile...
perchè il mondo corre avanti troppo veloce...nel bene e nel male ....

Un giorno senza un sorriso è un giorno perso. »
(Charlie Chaplin)


Il valore di un sorriso – P. Faber

Donare un sorriso
rende felice il cuore.
Arricchisce chi lo riceve
senza impoverire chi lo dona.

Non dura che un istante
ma il suo ricordo rimane a lungo.
Nessuno è così ricco
da poterne far a meno
nè così povero da non poterlo donare.

Il sorriso crea gioia in famiglia,
dà sostegno nel lavoro
ed è segno tangibile di amicizia.
Un sorriso dona sollievo a chi è stanco,
rinnova il coraggio nelle prove
e nella tristezza è medicina.

E se poi incontri chi non te lo offre,
sii generoso e porgigli il tuo:
nessuno ha tanto bisogno di un sorriso
come colui che non sa darlo.


Il sorriso non è soltanto una semplice espressione del volto umano, per quanto semplice e spontaneo possa essere, esso racchiude un’immensità di significati e di valori inestimabili che nessuno è mai riuscito a spiegare fino in fondo. Quel che è certo è che il sorriso è un meccanismo misterioso ma del tutto naturale, basti pensare ai bambini che pur non comprendendo ancora cosa accade intorno a loro, esprimono spontaneamente la propria gioia attraverso un sorriso, e la cosa più sorprendente è che questo accade anche per quei bambini che sono ciechi e sordi fin dalla nascita. Nessuno ha mai spiegato ad un bambino come si fa a sorridere, nessuno gli ha mai detto che quando sono felici devono alzare gli angoli della bocca in sù e mostrare i denti..eppure loro lo fanno!

La cosa più bella che puoi fare da oggi è cominciare a dare ad un sorriso il giusto valore che merita, non considerandolo più come una semplice e momentanea espressione del viso, ma come un grande dono che ricevi ogni volta che qualcuno te lo offre. Al tempo stesso non essere mai parsimonioso nel regalare il tuo sorriso alle persone che incontri, forse non lo sai, ma in alcuni casi puoi davvero cambiargli la giornata.

Non c’è bisogno, infatti, di azioni eclatanti per cambiare il mondo, a volte basta un semplice sguardo accompagnato da un sorriso sincero per aprire il cuore delle persone, per dargli conforto e gioia, per non farle sentire sole.

Edited by NATDAMA - 2/12/2013, 23:37
 
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CAT_IMG Posted on 2/12/2013, 22:51

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CAT_IMG Posted on 2/12/2013, 23:11
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CAT_IMG Posted on 2/12/2013, 23:30

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CAT_IMG Posted on 3/12/2013, 23:03

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WORDS - F.R. DAVID
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JUST AN ILLUSION - IMAGINATION
http://it.yhs4.search.yahoo.com/yhs/search...%20IMMAGINATION

ilcervello-480x430

da-oggi-e-cosi

daily-picdump-J83M



ILLUSIONI OTTICHE CURIOSE O DIVERTENTI ....
da-che-parte-sta-girando

da-sempre-mi-chiedo

bambino_incastrato

Edited by NATDAMA - 4/12/2013, 09:38
 
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CAT_IMG Posted on 5/12/2013, 05:35

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IN AEREO… (storia realmente accaduta)

Su un aereo di British Airway, durante un volo tra Johannesburg e Londra, una signora bianca di circa cinquant’anni si siede al fianco di un negro. Chiama la hostess per lamentarsi: “Qual è il problema, signora?”, domanda la hostess. “Ma come, non vede?”, risponde la signora.
“Mi hanno dato un posto al fianco di un negro. Non posso rimanere al fiando di una persona immonda. Datemi un altro posto”. “Per favore, stia calma”, dice la hostess. “Quasi tutti i posti sono occupati. Vado a vedere se ci sono dei posti in prima classe o in classe affari” La hostess torna dopo qualche minuto.
“Signora, come sospettavo, non ci sono posti liberi in classe turistica. Ho parlato con il comandante e mi ha confermato che non ce ne sono neppure in classe affari. Per fortuna abbiamo un posto in prima classe”. Prima che la signora potesse rispondere, la hostess continuò: “È ben difficile che la nostra compagnia aerea dia un posto in prima classe a qualcuno che ha il biglietto per la classe turistica, però, viste le circostanze, il comandante ha considerato che sarebbe scandaloso che qualcuno fosse obbligato a stare seduto al fianco di una persona così disgustosa”.
Nel dire ciò, la hostess fissò l’uomo di colore e disse: “Mi faccia il favore di prendere le sue cose, il posto in prima classe è già pronto”. Tutti i passeggeri all’intorno, che erano stati spettatori della scena, si alzarono in piedi e applaudirono per la decisione della compagnia aerea.
 
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CAT_IMG Posted on 5/12/2013, 12:28
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CITAZIONE (NATDAMA @ 5/12/2013, 05:35) 
IN AEREO… (storia realmente accaduta)

Su un aereo di British Airway, durante un volo tra Johannesburg e Londra, una signora bianca di circa cinquant’anni si siede al fianco di un negro. Chiama la hostess per lamentarsi: “Qual è il problema, signora?”, domanda la hostess. “Ma come, non vede?”, risponde la signora.
“Mi hanno dato un posto al fianco di un negro. Non posso rimanere al fiando di una persona immonda. Datemi un altro posto”. “Per favore, stia calma”, dice la hostess. “Quasi tutti i posti sono occupati. Vado a vedere se ci sono dei posti in prima classe o in classe affari” La hostess torna dopo qualche minuto.
“Signora, come sospettavo, non ci sono posti liberi in classe turistica. Ho parlato con il comandante e mi ha confermato che non ce ne sono neppure in classe affari. Per fortuna abbiamo un posto in prima classe”. Prima che la signora potesse rispondere, la hostess continuò: “È ben difficile che la nostra compagnia aerea dia un posto in prima classe a qualcuno che ha il biglietto per la classe turistica, però, viste le circostanze, il comandante ha considerato che sarebbe scandaloso che qualcuno fosse obbligato a stare seduto al fianco di una persona così disgustosa”.
Nel dire ciò, la hostess fissò l’uomo di colore e disse: “Mi faccia il favore di prendere le sue cose, il posto in prima classe è già pronto”. Tutti i passeggeri all’intorno, che erano stati spettatori della scena, si alzarono in piedi e applaudirono per la decisione della compagnia aerea.

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