Scambio Figurine - Calciatori Panini - Cucciolotti - Preziosi  - Gedis  - Pizzardi

Buste inviate e ricevute

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CAT_IMG Posted on 5/12/2013, 14:17

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Impossibile aprire un barattolo? Usa il nastro adesivo
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FIDATI DI ME....SONO UN PARRUCCHIERE !!
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NELLA CABINA DEL PILOTA DI UN'AEREO ....
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UNA SCALA VERSO IL CIELO ...
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PERCORSO ROSSO DELL'AUTUNNO...
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CAT_IMG Posted on 5/12/2013, 14:43

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Che fine fanno i palloncini che scappano dalle mani dei bambini?

http://www.dissacration.com/2009/01/23/che...ni-dei-bambini/
 
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CAT_IMG Posted on 5/12/2013, 15:24

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FOTO DI GRUPPO DI UN MATRIMONIO
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RESIDENZA IN THAILANDIA
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TROVATO UN Pò DI CIBO ...
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CAT_IMG Posted on 5/12/2013, 15:39

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CAT_IMG Posted on 8/12/2013, 21:33

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CAT_IMG Posted on 8/12/2013, 22:35

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JINGLE BALLS
www.rivelazioni.com/mm/jingle_balls.shtml


RACCONTO DI UN MARITO....
Non ho mai capito perchè le necessità sessuali degli uomini e delle donne sono così differenti fra loro...
E non ho mai capito perchè gli uomini pensano con la testa mentre le donne con il cuore.
Però una notte mia moglie ed io siamo andati a letto.
Abbiamo cominciato ad accarezzarci,massaggiarci,bacini etc,etc.....

La questione è che io ero già pronto, ma proprio in quel momento lei mi dice: 'Adesso non ne ho voglia, amore mio. Voglio solo che mi abbracci' Ed io esclamo: 'CHEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE????????????????'

Al che mi dice le parole magiche di tutte le donne: 'Non sai connetterti con le mie necessità emotive di donna'.
Il punto finale è che quella sera non ci sarebbe stata nessuna lotta.
Ho messo a posto gli oli afrodisiaci, ho spento le candele, ho tolto il disco di Baglioni (in quei momenti funziona quasi sempre) ho spento lo stereo ed ho rimesso in frigo lo champagne.
Sono andato a farmi una doccia fredda per vedere se potevo calmare 'la bestia' e mi sono messo a guardare Discovery Channel a tutto volume per non fare dormire la figlia di mia suocera...
Dopo un pò mi sono addormentato.

Il giorno dopo siamo andati al centro commerciale e mi sono messo a guardare orologi mentre lei si provava tre modelli carissimi di Armani.
Come tutte le donne non sapeva decidersi, così le ho detto di prenderli tutti e tre. A questo punto mi ha detto che le sarebbero servite delle scarpe nuove da mettere con i nuovi vestiti... 350 euro al paio... Le ho detto che andava bene.
Di lì siamo andati nella sezione casual dalla quale ha preso un piumino ed una borsa di Louis Vuitton. Era così emozionata! Credo pensasse che fossi diventato pazzo, ma ad ogni modo le ha prese lo stesso. Mi ha messo, quindi, alla prova chiedendomi un gonnelino corto da tennis. Non sa neanche correre, figuriamoci giocare a Tennis. E' rimasta scioccata quando le ho detto di comprare tutto ciò che voleva.
Era così eccitata sessualmente dopo tutto questo, ed ha cominciato a chiamarmi con tutti i nomignoli più affettuosi e stupidi che le donne usano. 'Cucciolone mio'; 'Topolino amoroso' e così via.

Siamo andati alla cassa a pagare.

E' stato qui che, essendoci solo una persona prima di noi, le ho detto: 'No amore mio, credo che in questo momento non ho voglia di comprare tutto questo'...

Se aveste potuto vederle la faccia, diventò pallida quando le ho detto: 'Voglio solo che mi abbracci'.

Sembrò quasi che stesse per svenire, le si è paralizzata la parte sinistra del corpo, le è venuto un tic nervoso all'occhio.

A questo punto le ho detto: 'Non sai connetterti con le mie necessità finanziarie di uomo'.


Manda questo racconto agli uomini perchè si facciano una risata.
Manda questo racconto alle donne perché capiscano cosa si prova.

LA CARTA E' SEMPRE LA CARTA ....
www.rivelazioni.com/mm/carta-contro-ipad.shtml
 
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CAT_IMG Posted on 9/12/2013, 00:12

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"LEZIONE D'AMORE" DA PARTE DEI BAMBINI

1. L’amore è quando esci a mangiare e dai un sacco di patatine fritte a qualcuno senza volere che l’altro le dia a te. (Gianluca, 6 anni)

2. Quando nonna aveva l’artrite e non poteva mettersi più lo smalto, nonno lo faceva per lei anche se aveva l’artrite pure lui. Questo è l’amore. (Rebecca, 8 anni)

3. L’amore è quando la ragazza si mette il profumo, il ragazzo il dopobarba, poi escono insieme per annusarsi. (Martina, 5 anni)

4. L’amore è la prima cosa che si sente, prima che arrivi la cattiveria. (Carlo, 5 anni)

5. L’amore è quando qualcuno ti fa del male e tu sei molto arrabbiato, ma non strilli per non farlo piangere. (Susanna, 5 anni)

6. L’amore è quella cosa che ci fa sorridere quando siamo stanchi. (Tommaso, 4 anni)

7. L’amore è quando mamma fa il caffè per papà e lo assaggia prima per assicurarsi che sia buono. (Daniele, 7 anni)

8. L’amore è quando mamma dà a papà il pezzo più buono del pollo. (Elena, 5 anni)

9. L’amore è quando il mio cane mi lecca la faccia, anche se l’ho lasciato solo tutta la giornata. (Anna Maria, 4 anni)

10. Non bisogna mai dire “Ti amo” se non è vero. Ma se è vero bisogna dirlo tante volte. Le persone dimenticano. (Jessica, 8 anni)

CHE TEMPI

Latte, burro e uova

1960
Vai a prendere il latte, con in mano un pentolino di alluminio, dal lattaio che ti saluta. Prendi il burro tagliato a panetti fatto con latte di mucca, poi chiedi una dozzina di uova che sono messe in un grosso vaso di vetro. Paghi con il sorriso ricambiato della lattaia ed esci sotto il sole splendente. Il tutto ha richiesto circa 10 minuti di tempo.

2010
Esci di casa, prendi l’auto e vai al più vicino supermercato. Cerchi un parcheggio libero possibilmente vicino all’ingresso. Maledici quella vecchia imbranata che non riesce ad uscire dal suo buco e ti imponi di non arrabbiarti.
Prendi un carrello che ha una ruota bloccata e che va da tutte le parti salvo in quello che tu vorresti. Fai per entrare, ma la porta automatica è bloccata perchè un cretino l'ha urtata e ci sono i tecnici che la stanno riparando.
Fai il giro dall’altra parte e ti metti alla ricerca del settore latticini, dove normalmente ti congeli e cerchi di scegliere fra 12 marche di burro, che dovrebbe essere fatto a base di latte comunitario. E controlli la data di scadenza..
Per il latte: devi scegliere fra vitaminico, intero, scremato, nutriente, per bambini, per malati o magari in promozione, ma con la data di scadenza ed i componenti e... lasciamo perdere!
Per le uova: cerchi la data di deposizione, il nome della ditta e soprattutto verifichi che nessun uovo sia incrinato o rotto e, accidenti! Ti ritrovi i pantaloni sporchi di giallo! Fai la coda alla cassa, ma la cicciona davanti a te ha preso un articolo in promozione che non ha il codice e aspetti e… aspetti.
Sempre con questo carrello del cavolo, esci per prendere la tua auto sotto la pioggia, ma non la trovi perchè non ti ricordi più dove l’hai parcheggiata.
Infine, dopo averla finalmente ritrovata, bisogna riportare l'arnese rotto e ti accorgi che è impossibile recuperare la moneta da due Euro perchè l’aggeggio si è bloccato. Ritorni alla tua auto sotto la pioggia che si è intensificata nel frattempo.
E' trascorsa più di un’ora da quando sei uscito da casa.



Un viaggio in aereo

1960
Viaggi con Alitalia, ti danno da mangiare e ti invitano a bere quello che vuoi, il tutto servito da bellissime hostess: il tuo sedile è talmente largo che ci può stare in due.

2010
Entri in aereo continuando ad impigliarti con la cintura che hai in mano perchè te l’hanno fatta togliere al controllo perchè l’allarme suonava al tuo passaggio. Ti siedi sul tuo sedile e se respiri un po' forte dai una botta con il gomito al vicino. Se hai sete lo stewart ti porta la lista e i prezzi sono da gioielleria.



Michele vuole andare nel bosco all'uscita da scuola. Mostra il suo coltellino a Giovanni, con il quale pensa di fabbricarsi una fionda.

1960
Il direttore scolastico vede il suo coltello e gli domanda dove l'ha comprato per andarsene a comprare uno uguale perchè è bellissimo.

2010
La scuola viene chiusa, si chiama la Polizia che porta Michele in commissariato per accertamenti. Il TG1 presenta il caso in diretta TV.



Disciplina scolastica

1960
Fai il bullo in classe. Il professore ti molla un ceffone. Quando arrivi a casa racconti l’accaduto a tuo padre che te ne molla un altro.

2010
Fai il bullo. Prendi la sberla. Il professore ti prende in disparte e ti domanda scusa. Tuo padre ti compra il motorino e va a spaccare la faccia al “prof”



Franco e Marco litigano. Si mollano qualche pugno fuori dalla scuola.

1960
Gli altri seguono lo scontro. Marco vince. I due si stringono la mano e diventano amici per tutta la vita.

2010
La scuola chiude. Il TG1 denuncia la violenza scolastica. Il Corriere della Sera mette la notizia in prima pagina su 5 colonne.



Enrico rompe il parabrezza di un auto nel quartiere tirando un sasso. Suo padre sfila la cintura e gli fa capire come gira la vita.

1960
Enrico quando giocherà farà più attenzione. Diventa grande normalmente, va a scuola e poi all'università e diventa una bravo professionista.

2010
La Polizia arresta il padre di Enrico per maltrattamenti sui minori. Enrico si unisce ad una banda di delinquenti. Lo psicologo arriva a convincere sua sorella che il padre abusava di lei e lo fa arrestare.



Giovanni cade dopo una corsa a piedi.
Si ferisce il ginocchio e piange. La professoressa lo accarezza e lo abbraccia per confortarlo.

1960
In due minuti Giovanni sta meglio e continua la corsa.

2010
La professoressa è accusata di perversione su minori e si ritrova disoccupata, si becca tre anni di prigione con la condizionale. Giovanni va in terapia per cinque anni. I suoi genitori chiedono i danni e gli interessi alla scuola per negligenza nella sorveglianza e alla professoressa per trauma emotivo. Vincono tutti i processi. La professoressa, disoccupata e interdetta e si suicida gettandosi da un palazzo. Un anno dopo Giovanni morirà per overdose in una casa occupata.



Arriva il 25 ottobre.

1960
Non succede nulla.

2010
E' il giorno del cambio dell'ora legale: le persone soffrono d'insonnia e di depressione.



La fine delle vacanze.

1960
Dopo aver passato 15 giorni di vacanza con la famiglia nella roulotte trainata da una Fiat 128, le vacanze terminano. Il giorno dopo si ritorna al lavoro freschi e riposati.

2010
Dopo 2 settimane alle Seychelles, ottenute a buon mercato grazie ai "buoni vacanze" offerti dalla ditta, rientri stanco ed esasperato a causa di un’attesa di 4 ore in aeroporto e dopo 12 ore di volo. Una volta al lavoro ti ci vuole una settimana per riprenderti dal fuso orario.

Come si dice: Viviamo davvero in un'epoca formidabile ...

se ti è piaciuta questa riflessione, ti piacerà anche questo ....
NOI
Noi che la penitenza era 'dire fare baciare lettera testamento'.
Noi che ci sentivamo ricchi se avevamo 'Parco Della Vittoria e Viale Dei Giardini'...

NOI,...BAMBINI NON PIù BAMBINI .....
www.rivelazioni.com/mm/noi_degli_anni_80.shtml

se vuoi seguire il testo del video... eccolo:

Noi che la penitenza era 'dire fare baciare lettera testamento'.
Noi che ci sentivamo ricchi se avevamo 'Parco Della Vittoria e Viale Dei Giardini'.
Noi che i pattini avevano 4 ruote e si allungavano quando il piede cresceva.
Noi che chi lasciava la scia più lunga nella frenata con la bici era il più figo.
Noi che il Ciao si accendeva pedalando.
Noi che suonavamo al campanello per chiedere se c'era l'amico in casa.
Noi che dopo la prima partita c'era la rivincita, e poi la bella, e poi la bella della bella..
Noi che giocavamo a 'Indovina Chi?' e conoscevamo tutti i personaggi a memoria.
Noi che giocavamo a Forza 4.
Noi che giocavamo a nomi, cose, animali, città.. (e la città con la D era sempre Domodossola).
Noi che ci mancavano sempre quattro figurine per finire l'album Panini.
Noi che avevamo il 'nascondiglio segreto' con il 'passaggio segreto'.
Noi che ci divertivamo anche facendo 'Strega comanda color.'.
Noi che giocavamo a 'Merda' con le carte.
Noi che le cassette se le mangiava il mangianastri, e ci toccava riavvolgere il nastro con la bic.
Noi che avevamo i cartoni animati belli.!!
Noi che litigavamo su chi fosse più forte tra Goldrake, Mazinga e Daitan3
Noi che 'Si ma Julian Ross se solo non fosse malato di cuore sarebbe piu forte di Holly...'
Noi che guardavamo 'La Casa Nella Prateria' anche se metteva tristezza.
Noi che le barzellette erano Pierino, il fantasmaformaggino o un francese, un tedesco e un italiano
Noi che ci emozionavamo per un bacio su una guancia.
Noi che si andava in cabina a telefonare.
Noi che c'era la Polaroid e aspettavi che si vedesse la foto.
Noi che non era Natale se alla tv non vedevamo la pubblicità della Coca Cola con l'albero.
Noi che se guardavamo tutto il film delle 20:30 eravamo andati a dormire tardissimo.
Noi che suonavamo ai campanelli e poi scappavamo.
Noi che ci sbucciavamo il ginocchio, ci mettevamo il mercuro cromo, e più era rosso più eri figo
Noi che nelle foto delle gite facevamo le corna e eravamo sempre sorridenti.
Noi che quando a scuola c'era l'ora di ginnastica partivamo da casa in tuta.
Noi che a scuola ci andavamo da soli, e tornavamo da soli.
Noi che se a scuola la maestra ti dava un ceffone, la mamma te ne dava 2.
Noi che se a scuola la maestra ti metteva una nota sul diario,a casa era il terrore.
Noi che le ricerche le facevamo in biblioteca, micca su Google.
Noi che il 'Disastro di Cernobyl' vuol dire che non potevamo bere il latte alla mattina.
Noi che si poteva star fuori in bici il pomeriggio.
Noi che se andavi in strada non era così pericoloso
Noi che però sapevamo che erano le 4 perchè stava per iniziare BIM BUM BAM.
Noi che sapevamo che ormai era pronta la cena perchè c'era Happy Days.
Noi che il primo novembre era 'Tutti i santi', mica Halloween.
Noi che a scuola con lo zaino Invicta e la Smemoranda
Noi che se la notte ti svegliavi e accendevi la tv vedevi il segnale di interruzione delle trasmissioni con quel rumore fastidioso
Noi che abbiamo avuto le tute lucide che facevano troppo figo
Noi che all'oratorio le caramelle costavano 50 lire
Noi che si suonava la pianola Bontempi
Noi che la Ferrari era Alboreto, la Mc Laren Prost, la Williams Mansell, la Lotus Senna e Piquet e la Benetton Nannini
Noi che la merenda era la girella e il Billy all'arancia
Noi che le macchine avevano la targa nera..i numeri bianchi..e la sigla della provincia in arancione!!
Noi che guardavamo allucinati il futuro nel Drive In con i paninari
Noi che il Twix si chiamava Raider e faceva competizione al Mars
Noi che abbiamo passato belle serate in bagno dopo Colpo Grosso (per gli ometti!!!)
Noi che giocavamo col Super Tele
Noi che il tango costava ancora 5 mila lire e.. 'stai sicuro che questo non vola...'
Noi che le All Star le compravi al mercato a 10.000 lire
Noi che avere un genitore divorziato era impossibile
Noi che tiravamo le manine appiccicose delle patatine sui capelli delle femmine
Noi che abbiamo avuto tutti il bomber blu con l'interno arancione e i miniciccioli nel taschino
Noi che se eri bocciato in 3° media potevi arrivare con il Fifty truccato ed eri un figo della Madonna
Noi che aspettavamo natale solo per vedere la neve scendere
NOI CHE SIAMO ANCORA QUI E CERTE COSE LE ABBIAMO DIMENTICATE E SORRIDIAMO QUANDO CE LE RICORDIAMO
NOI CHE SIAMO STATI QUESTE COSE E GLI ALTRI NON SANNO COSA SI SONO PERSI
Questa è la nostra storia.

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RIFLESSIONI ....STORIELLA SUL TEMPO ....
C'era una volta un pover'uomo che chiedeva qualche spicciolo all'angolo di una strada. era conosciuto da molti negozianti e passanti della zona come una persona mite e che non dava assolutamente alcun fastidio: si limitava con molta discrezione ad esporre il suo cappello ed un breve biglietto per raccontare la sua storia.
Con regolarità passava da lui un signore molto distinto, che si fermava a parlare con lui. All'inizion nessuno dei vicini ci fece caso, ma poi questa presenza periodica iniziò ad attirare l'attenzione.

Qualcuno notò che questo signore, sempre ben vestito, non lasciava mai neanche un soldo, e così incominciarono a circolare critiche di tutti i generi sulla "tirchieria" di questo personaggio. Tuttavia l'ometto sembrava sempre molto contento di vederlo.

Una volta uno dei negozianti presso cui il nostro ometto stazionava, dopo che il signore distinto fu andato via, gli chiese:
"Come stanno andando le entrate oggi?"
"Molto poco... anzi quasi nulla..."
In quel momento passò una signora che lasciò qualche centesimo... Al che il negoziante aggiunse con una punta di sarcasmo:
"Certo però che se almeno quel signore così distinto ti desse una frazione dei suoi averi, potresti evitare di stare qui tutto il giorno..."
"Oh, no, non è così - rispose l'ometto - Sai chi è quello? Quello è il presidente di una grande società: per parlare con lui la gente fa la fila per settimane. Ogni minuto del tuo tempo vale un sacco di soldi..."
"E allora? A maggior ragione dovrebbe dare di più..."
"Ma lui da di più... Mi dona ogni giorno il bene più prezioso che ha una cosa che non si riguadagna: un po' del suo tempo per ascoltarmi e per farmi sentire importante per qualcuno... E' qualcosa che non potrà più avere in nessun modo, perchè il tempo non ritorna..."

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...AD UN CERTO PUNTO BISOGNA ANDARE IN PENSIONE ....
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LE DUE ANFORE ...
www.rivelazioni.com/riflessioni/le_due_anfore.shtml

STO ASPETTANDO POSTA ........

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CAT_IMG Posted on 9/12/2013, 09:46

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RIFLESSIONI - LA TRAPPOLA PER TOPI
Un topo guardò nella fessura del muro per vedere il contadino e la moglie aprire un pacco. “Quale cibo potrebbe contenere quel pacco?”

Il topo scoprì che nel pacco c’era una trappola per topi e ne fu devastato.

Tornando nell’aia, il topo volle avvisare tutti gli animali: “C’è una trappola per topi nella casa! C’è una trappola per topi nella casa!”

La gallina iniziò a chiocciare e raspare in terra e disse: “Signor Topo, posso capire che questa sia una grave preoccupazione per lei ma non ha conseguenze su di me. Non me ne importa molto.”

Il topo si voltò verso il maiale e gli disse: “C’è una trappola per topi in casa!”. Il maiale simpatizzò ma disse: “Sono molto dispiaciuto, Signor Topo, ma non posso far molto altro che pregare. Può star certo che la terrò presente nelle mie preghiere.”

Il topo si voltò verso la mucca. La mucca disse: “Accidenti, Signor Topo. Sono spiacente per lei, ma è difficile che io riesca ad infilare il mio naso nella trappola. E’ un problema suo.”

Così il topo tornò nella casa, a testa bassa e triste, per fronteggiare la trappola solo soletto.

Quella stessa notte, si sentì un suono nella casa, come il rumore di una trappola che scatta sulla preda.

La moglie del contadino corse a vedere cosa aveva catturato. Nel buio, non vide che era un serpente velenoso la cui coda era rimasta nella trappola. Il serpente morse la donna. Il contadino la portò all’ospedale e quando la riportò a casa aveva la febbre.

Chiunque sa che quando si ha la febbre fa molto bene prendere del brodo di gallina. Così il contadino portò la sua accetta nell’aia per preparare l’ingrediente principale del brodo.

Ma la moglie continuava a star male e così amici e vicini vennero per stare con lei ad ogni ora del giorno e della notte. Per dare loro da mangiare, il contadino uccise il maiale. La moglie del contadino non migliorò ed un giorno morì.

Vennero così tante persone al funerale, che il contadino dovette macellare la mucca per fornire sufficiente carne per tutti i convenuti.

° ° ° °

La prossima volta che ascolti qualcuno avere un problema ed inizi a pensare che non ti riguarda, -- ricorda – quando uno di noi è minacciato, siamo tutti a rischio.

Siamo tutti coinvolti in questo viaggio chiamato vita. Dobbiamo darci un’occhiata uno con l’altro e fare uno sforzo per incoraggiarci a vicenda.

Ognuno di noi è un filo vitale nell’arazzo di un’altra persona. Le nostre vite sono intrecciate le une alle altre per una ragione.

Racconto n° 1
Un uomo va sotto la doccia subito dopo la moglie e nello stesso istante suonano al campanello di casa.
La donna avvolge un asciugamano attorno al corpo, scende le scale e correndo va ad aprire la porta: è Giovanni, il vicino.
Prima che lei possa dire qualcosa lui le dice: "ti do 800 Euro subito in contanti se fai cadere l'asciugamano!".
Riflette e in un attimo l'asciugamano cade per terra... Lui la guarda a fondo e le da la somma pattuita.
Lei, un po' sconvolta, ma felice per la piccola fortuna guadagnata in un attimo risale in bagno.
Il marito, ancora sotto la doccia le chiede chi fosse alla porta. Lei risponde: "era Giovanni".
Il marito: "perfetto, ti ha restituito gli 800 euro che gli avevo prestato?"

Morale: Se lavorate in team, condividete sempre le informazioni!


Racconto n° 2
Un rappresentante, un impiegato e un direttore del personale escono dall'ufficio a mezzogiorno e vanno verso un ristorantino quando sopra una panca trovano una vecchia lampada ad olio.
La strofinano e appare il genio della lampada.
"Generalmente esaudisco tre desideri, ma poichè siete tre, ne avrete uno ciascuno".
L'impiegato spinge gli altri e grida: "tocca a me, a me....Voglio stare su una spiaggia incontaminata delle Bahamas, sempre in vacanza, senza nessun pensiero che potrebbe disturbare la mia quiete".
Detto questo svanisce.
Il rappresentante grida: "a me, a me, tocca a me!!!! Voglio gustarmi un cocktail su una spiaggia di Tahiti con la donna dei miei sogni!"
E svanisce.
Tocca a te, dice il genio, guardando il Direttore del personale.
"Voglio che dopo pranzo quei due tornino al lavoro!"

Morale: Lasciate sempre che sia il capo a parlare per primo!


Racconto n° 3
In classe la maestra si rivolge a Gianni e gli chiede: 'Ci sono cinque uccelli appollaiati su un ramo. Se spari a uno degli uccelli, quanti ne rimangono?'
Gianni risponde: "Nessuno, perchè con il rumore dello sparo voleranno via tutti".
La maestra: "Beh, la risposta giusta era quattro, ma mi piace come ragioni".
Allora Gianni dice "Posso farle io una domanda adesso?"
La maestra: Va bene.
"Ci sono tre donne sedute su una panchina che mangiano il gelato. Una lo lecca delicatamente ai lati, la seconda lo mette tutto in bocca fino al cono, mentre la terza dà piccoli morsi in cima al gelato. Quale delle tre è sposata?" L'insegnante arrossisce e risponde: "Suppongo la seconda... ".
Gianni: "Beh, la risposta corretta era quella che porta la fede, ma... mi piace come ragiona"!!!

Morale: Lasciate che prevalga sempre la ragione.


Racconto n° 4
Al volante della sua macchina, un attempato sacerdote sta riaccompagnando una giovane monaca al convento.
Il sacerdote non riesce a togliere lo sguardo dalle sue gambe accavallate.
All'improvviso poggia la mano sulla coscia sinistra della monaca. Lei lo guarda e gli dice: "Padre, si ricorda il salmo 129?" Il prete ritira subito la mano e si perde in
mille scuse. Poco dopo, approfittando di un cambio di marcia, lascia che la sua mano sfiori la coscia della religiosa che imperterrita ripete: "Padre, si ricorda il salmo 129?" Mortificato, ritira la mano, balbettando una scusa. Arrivati al convento, la monaca scende senza dire una parola. Il prete, preso dal rimorso dell'insano gesto si precipita sulla Bibbia alla ricerca del salmo 129. "Salmo 129: andate avanti, sempre più in alto, troverete la gloria..."

Morale: Al lavoro, siate sempre ben informati!


Racconto n° 5
Un giorno, un non vedente era seduto sul gradino di un marciapiede con un cappello ai suoi piedi e un pezzo di cartone con su scritto: "Sono cieco, aiutatemi per favore". Un pubblicitario che passava di lì si fermò e notò che vi erano solo alcuni centesimi nel cappello. Si chinò e versò della moneta, poi, senza chiedere il permesso al cieco, prese il cartone, lo girò e vi scrisse sopra un'altra frase.
Al pomeriggio, il pubblicitario ripassò dal cieco e notò che il suo cappello era pieno di monete e di banconote.
Il non vedente riconobbe il passo dell'uomo e gli domandò se era stato lui che aveva scritto sul suo pezzo di cartone e soprattutto che cosa vi avesse annotato.
Il pubblicitario rispose: "Nulla che non sia vero, ho solamente riscritto la tua frase in un altro modo".
Sorrise e se ne andò.
Il non vedente non seppe mai che sul suo pezzo di cartone vi era scritto:
"Oggi è primavera e io non posso vederla".

Morale: Cambia la tua strategia quando le cose non vanno molto bene e vedrai che poi andrà meglio.




Se un giorno ti verrà rimproverato che il tuo lavoro non è stato fatto con professionalità, rispondi che l'Arca di Noè è stata costruita da dilettanti e il Titanic da professionisti....

Per scoprire il valore di un anno, chiedilo ad uno studente che è stato bocciato all'esame finale.

Per scoprire il valore di un mese, chiedilo ad una madre che ha messo al mondo un bambino troppo presto.

Per scoprire il valore di una settimana, chiedilo all'editore di una rivista settimanale.

Per scoprire il valore di un'ora, chiedilo agli innamorati che stanno aspettando di vedersi.

Per scoprire il valore di un minuto, chiedilo a qualcuno che ha appena perso il treno, il bus o l'aereo.

Per scoprire il valore di un secondo, chiedilo a qualcuno che è sopravvissuto a un incidente.

Per scoprire il valore di un millisecondo, chiedilo ad un atleta che alle Olimpiadi ha vinto la medaglia d'argento.

Il tempo non aspetta nessuno. Raccogli ogni momento che ti rimane, perchè ha un grande valore.

Condividi questa pagina con una persona speciale, e diventerà ancora più importante.

L'origine di questi racconti è sconosciuta, pare portino buonumore e fortuna a chi li manda e a chi li riceve, quindi non tenerli per te.



....A PROPOSITO DI AMORE .....
C’era una volta un’isola nella quale vivevano tutte le emozioni, come la Felicità, la Tristezza, la Conoscenza, e tutte le altre, compreso l’Amore.
Un giorno venne annunciato alle emozioni che l’isola sarebbe affondata, così tutti gli abitanti sistemarono le loro imbarcazioni e si prepararono a lasciare l’isola.

Amore voleva aspettare fino all’ultimissimo momento. Quando l’isola stava per affondare, Amore decise di chiedere aiuto. Ricchezza stava passando vicino ad Amore in una grandissima barca.
Amore disse: “Ricchezza, puoi portarmi con te?”.
Ricchezza rispose: “No, non posso. C’è tanto oro e argento nella mia barca. Non c’è posto per te.”

Amore decise di chiedere aiuto a Vanità, che stava anche lei passando con un bellissimo vascello.
“Vanità, per favore, aiutami.”
“Non posso aiutarti, Amore. Sei tutta bagnata e potresti rovinarmi la barca.” Rispose Vanità.

Tristezza si stava avvicinando e così Amore le chiese aiuto.
“Tristezza, fammi venire con te.”
“Oh.. Amore, sono così triste che ho bisogno di stare da sola.”

Anche Allegria passò di lì, ma era talmente contenta che non sentì quando Amore la chiamò. Improvvisamente ci fu una voce:
“Avanti, Amore, ti porterò io!” Era un anziano.
Amore si sentì così grato e gioioso che si dimenticò perfino di chiedere al vecchio il suo nome.

Quando arrivarono sulla terraferma, il vecchio se ne andò per la sua strada. Amore si rese conto di quando era in debito con il vecchio e chiese alla Conoscenza, un'altra anziana, “Chi mi ha aiutato?”
“E’ stato il Tempo” rispose Conoscenza.
“Tempo?” chiese Amore. “Ma perchè il Tempo mi ha aiutato?”
Conoscenza sorrise con grande saggezza e disse:
“Perchè solo il Tempo è capace di comprendere quanto è grande l’Amore.”

GIUSTIFICAZIONE ....
giustificazione

..NON PREMERE IL BOTTONE ROSSO ....
www.rivelazioni.com/deliri_magici/tutti_in_posa/
 
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CAT_IMG Posted on 9/12/2013, 11:42

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GIOCO D'INTELLIGENZA PER GENI
www.rivelazioni.com/deliri_misteriosi/test_dei_geni/

indovina_chi

Siete proprio sicure di volere un marito sincero e generoso?

Una donna rientra a casa e trova il marito a letto con una bella e giovane ragazza.

"Porco schifoso!" gli grida la donna, "Come hai potuto farmi questo, una moglie fedele, la madre dei tuoi figli! Ti lascio immediatamente, chiederò il divorzio!"

E il marito:
"Ehi un momento, non è come pensi tu, lascia che ti spieghi!!"
"Va bene, - dice la moglie - tanto queste saranno le tue ultime parole che ascolto..."
Il marito: "Stavo entrando in macchina per venire a casa quando si è avvicinata questa ragazza e mi ha chiesto un passaggio. Sembrava smarrita, impaurita e indifesa: mi ha fatto compassione, così l'ho fatta salire in auto.
Ho notato che era molto magra, mal vestita e assai sporca. Mi ha detto che non mangiava da tre giorni! Così, preso dalla compassione, l'ho portata a casa e le ho scaldato gli involtini di carne che avevo preparato per te ieri sera, quelli che non hai mangiato per timore di metter su peso. Beh, li ha divorati in un istante!
Visto che era sporca l'ho invitata a farsi una doccia e mentre era in bagno ho visto che i suoi abiti erano lerci e pieni di buchi: li ho buttati via. Dal momento che aveva bisogno di vestirsi, le ho dato i tuoi jeans di Armani di qualche anno fa, che tu non metti più perché ti sono diventati stretti. Le ho dato anche l'intimo che avevo comprato per il tuo compleanno, ma che non indossi perché dici che ho cattivo gusto. Le ho dato anche quella camicetta sexy che mia sorella ti ha regalato a Natale ma che non metti per farle un dispetto, e anche quegli stivali che avevi preso in quella costosa boutique ma che non portavi perché in ufficio una ne aveva un paio uguali..."

A questo punto l'uomo tira un lungo respiro e continua:
"Mi era così grata per la mia comprensione e aiuto che mentre l'accompagnavo alla porta, mi si è rivolta in lacrime e mi ha chiesto: "Non c'è qualcos'altro che tua moglie non usa più?"

L'ALBERO DEGLI AMICI ...
Esistono persone nelle nostre vite che ci rendono felici
per il semplice caso di avere incrociato il nostro cammino.
Alcuni percorrono il cammino al nostro fianco,
vedendo molte lune passare,
gli altri li vediamo appena tra un passo e l'altro.
Tutti li chiamiamo amici e ce ne sono di molti tipi.
Talvolta ciascuna foglia di un albero rappresenta uno
dei nostri amici.


Il primo che nasce è il nostro amico Papà e la nostra
amica Mamma,
che ci mostrano cosa è la vita.
Dopo vengono gli amici Fratelli, con i quali dividiamo il
nostro spazio affinchè possano fiorire come noi.
Conosciamo tutta la famiglia delle foglie che
rispettiamo e a cui auguriamo ogni bene.
Ma il destino ci presenta ad altri amici che non
sapevamo avrebbero incrociato il nostro cammino. Molti di loro
li chiamiamo amici dell'anima, del cuore.
Sono sinceri, sono veri. Sanno quando non stiamo bene,
sanno cosa ci fa felici. E alle volte uno di questi amici dell'anima
si infila nel nostro cuore e allora lo chiamiamo innamorato.
Egli da luce ai nostri occhi, musica alle nostre labbra,
salti ai nostri piedi.
Ma ci sono anche quegli amici di passaggio, talvolta una
vacanza o un giorno o un'ora. Essi collocano un
sorriso nel nostro viso per tutto il tempo che stiamo con loro.
Non possiamo dimenticare gli amici distanti, quelli
che stanno nelle punte dei rami e che quando il vento
soffia appaiono sempre tra una foglia e l'altra.
Il tempo passa, l'estate se ne va, l'autunno si
avvicina e perdiamo alcune delle nostre foglie, alcune nascono
l'estate dopo, e altre permangono per molte stagioni.
Ma quello che ci lascia felici è che le foglie che
sono cadute continuano a vivere con noi, alimentando le nostre
radici con allegria.
Sono ricordi di momenti meravigliosi di quando
incrociarono il nostro cammino.



Ti auguro, foglia del mio albero, pace
amore, fortuna e prosperità.
Oggi e sempre........ semplicemente perchè ogni persona che
passa nella nostra vita è unica.
Sempre lascia un poco di se e prende un poco di noi.
Ci saranno quelli che prendono molto,
ma non ci sarà chi non lascia niente.
Questa è la maggior responsabilità della nostra vita e
la prova evidente che due anime non si incontrano
per caso.




CHE ORE SONO ???
www.rivelazioni.com/mm/184_che_ore_sono.shtml

Aumento di Stipendio

Una donna di servizio chiede alla padrona di casa un aumento di stipendio.

- Madame, ho bisogno di un aumento.

La signora, molto irritata, chiede:

- Maria, perchè pensa di meritare un aumento? In fondo lavora qui soltanto da 3 mesi.

- Madame, ci sono tre ragioni per le quali penso di meritarmi un aumento. In primo luogo io stiro il vestiario meglio della signora.

- Chi è stato che lo ha detto?

- Lo ha detto il padrone.
In secondo luogo io cucino meglio della signora.

- Che assurdità! Chi può aver detto questo?

- E' stato il padrone che lo ha detto.
In terzo luogo io sono migliore della signora anche a letto!

- Brutta carogna. Ed è stato mio marito a dire anche questo?

- No madame, è stato l'autista...

- quanto hai detto che vuoi di aumento ?

FOTO DI FAMIGLIA
Quella a sinistra è mia moglie, nel centro mia suocera, ed al suo fianco mia sorella ed alla destra credo mia cognata...
Un momento, no, aspetta, credo che quella del centro è mia moglie con mia cognata, quella a destra è mia suocera ed alla sinistra sta mia madre...
Ora non mi ricordo se c’era anche mia figlia quel giorno …
Credo che potrebbe essere quella a destra.
Sicuro che quella del centro è mia moglie...??
Affanc..., che casino !!!!

www.corriere.it/foto_del_giorno/hom...885bf1529.shtml

ico_man
ico_woman


Cortigiano, un uomo che vive a corte...
Cortigiana, una poco di buono.

Un uomo di strada, un uomo del popolo...
Una donna di strada, impossibile sbagliare, una poco di buono.

Un uomo pubblico, un uomo in vista...
Una donna pubblica, sempre... una poco di buono.

Un segretario particolare, un portaborse...
Una segretaria particolare, sempre una poco di buono.

Un uomo facile, un uomo senza pretese...
Una donna facile, una poco di buono.

Un intrattenitore, un uomo dalla facile conversazione...
L'intrattenitrice, sempre una poco di buono da camera.

Un uomo disponibile, un uomo gentile e premuroso...
Una donna disponibile, una poco di buono.

Un cubista, uno che dipinge alla Picasso...
Una cubista, una poco di buono da discoteca.

Un passeggiatore, un uomo che cammina...
Una passeggiatrice, una poco di buono.

Un uomo allegro, è un buontempone...
Una donna allegra, è sempre una poco di buono.

Un mondano, è un gran signore...
Una mondana, è una poco di buono, poco seria.

Uno che batte, sicuramente un tennista che batte la palla...
Una che batte, nessun dubbio, una poco di buono.

Un accompagnatore, un pianista che suona musica di sottofondo...
Un accompagnatrice, una poco di buono.

Uno squillo, senza dubbio solamente il suono del telefono...
Una squillo, uguale, una poco di buono.

Un amichetto, un compagno di giochi...
Un'amichetta, sempre una poco di buono.

ANTISTRESS
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CAT_IMG Posted on 9/12/2013, 13:16

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IL VIAGGIO DELL’ORSETTO LINDT – NATALE 2013

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CAT_IMG Posted on 9/12/2013, 16:28

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CAT_IMG Posted on 9/12/2013, 22:38

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CAT_IMG Posted on 10/12/2013, 09:39

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Noi di "quella" generazione ...


Noi, che le nostre mamme mica ci hanno visti con l'ecografia.

Noi, che a scuola ci andavamo da soli e da soli tornavamo.

Noi, che la scuola durava fino alla mezza e poi andavamo a casa per il pranzo con tutta la famiglia (si, anche con papà).

Noi, che eravamo tutti buoni compagni di classe, ma se c´era qualche bullo, ci pensava il maestro a sistemarlo sul serio.

Noi, che se a scuola la maestra ti dava un ceffone, mamma a casa te ne dava 2.

Noi, che se a scuola la maestra ti metteva una nota sul diario, a casa era il terrore.

Noi, che quando a scuola c'era l'ora di ginnastica partivamo da casa in tuta, tutti felici.

Noi, che avevamo le tute lucide acetate dell´Adidas che facevano fico, ma erano pure le uniche.

Noi, che la gita annuale era un evento speciale e nelle foto delle gite facevamo le corna ed eravamo sempre sorridenti.

Noi, che le ricerche le facevamo in biblioteca, mica su internet.

Noi, che la vita di quartiere era piacevole e serena.

Noi, che andare al mare nei sedili posteriori della 850 di papà o nella 1100 di nonno era una passeggiata speciale e serbiamo ancora il ricordo di un bagno "pulito" a Rimini o a Fregene.

Noi, che alla Domenica andavamo sempre al ristorante, perché ogni papà poteva permetterselo, oppure i nonni ci portavano le "pastarelle".

Noi, che facevamo 4 mesi di vacanza al mare, da Giugno a Settembre.

Noi, che non avevamo videogiochi, né registratori, né computer. Ma avevamo tanti amici lo stesso.

Noi, che per cambiare canale alla TV dovevamo alzarci e i canali erano solo 2.

Noi, che andavamo a letto dopo Carosello.

Noi, che sapevamo che era pronta la cena perché c'era Happy Days e Fonzie.

Noi, che guardavamo allucinati il futuro con "Spazio 1999".

Noi, che se la notte ti svegliavi e accendevi la TV vedevi solo il monoscopio Rai con le nuvole o le pecorelle di interruzione delle trasmissioni.

Noi, che ci sentivamo ricchi se avevamo 'Parco Della Vittoria e Viale Dei Giardini'.

Noi, che i pattini avevano 4 ruote e si allungavano quando il piede cresceva.

Noi, che chi lasciava la scia più lunga nella frenata con la bici era il più fico e che se anche andavi in strada non era così pericoloso.

Noi, che dopo la prima partita c'era la rivincita, e poi la bella, e poi la bella della bella.

Noi, che avevamo il 'nascondiglio segreto' con il 'passaggio segreto'.

Noi, che giocavamo a nomi-cose-animali-città.

Noi, che ci divertivamo anche facendo Strega-comanda-colori.

Noi, che ci mancavano sempre 4 figurine per finire l'album Panini (celò, celò, celò, celò, celò, celò, mi manca!).

Noi, che suonavamo al campanello per chiedere se c'era l'amico in casa, ma che a quelli degli altri suonavamo e poi scappavamo.

Noi, che compravamo dal fornaio pizza bianca e mortadella per 100 £ire (= € 0,050!) e non andavamo dal dietologo per problemi di sovrappeso, perché stavamo sempre in giro a giocare.

Noi, che bevevamo acqua dal tubo del giardino, non dalla
bottiglia PET della minerale ed un gelato costava 50 £ire (pari a € 0,025!).

Noi, che le cassette se le mangiava il mangianastri, e ci
toccava riavvolgere il nastro con la Bic.

Noi, che sentivamo la musica nei mangiadischi sui 45 giri vinile (non nell´Ipod) e adesso se ne vedi uno in un negozio di modernariato tuo figlio ti chiede cos'è.

Noi, che al cinema usciva un cartone animato ogni 10 anni e
vedevi sempre gli stessi tre o quattro e solo di Disney.

Noi, che non avevamo cellulari (c´erano le cabine SIP per
telefonare) e nessuno poteva rintracciarci, ma tanto eravamo sicuri anche ai giardinetti.

Noi, che giocavamo a pallone in mezzo alla strada con l'unico obbligo di rientrare prima del tramonto.

Noi, che trascorrevamo ore a costruirci carretti per
lanciarci poi senza freni, finendo inevitabilmente in fossi e cespugli.

Noi, che ci sbucciavamo il ginocchio, ci mettevamo il
mercurio cromo, e più era rosso più eri fico.

Noi, che giocavamo con sassi e legni, palline e carte.

Noi, che le barzellette erano Pierino, il fantasma formaggino o c´è un francese-un tedesco-un italiano.

Noi, che c'era la Polaroid e aspettavi che si vedesse la foto.

Noi, che la Barbie aveva le gambe rigide.

Noi, che il 1° Novembre era 'Ognissanti', mica Halloween.

Noi, che l'unica merendina era il Buondì Motta e mangiavamo solo i chicchi di zucchero sopra la glassa.

Noi, che il Raider faceva concorrenza al Mars.

Noi, che a scuola le caramelle costavano 5 £ire.

Noi, che si suonava la pianola Bontempi.

Noi, che la Ferrari era Lauda e Alboreto, la McLaren Prost, la Williams Mansell, la Lotus Senna e Piquet e la Benetton Nannini e la Tyrrel a 6 ruote!

Noi, che la penitenza era 'dire-fare-baciare-lettera-testamento'.

Noi, che ci emozionavamo per un bacio su una guancia.

Noi, che il Ciao e il Boxer si accendevano pedalando.

Noi, che nei mercatini dell'antiquariato troviamo i
giocattoli di quando eravamo piccoli e diciamo "guarda! te lo ricordi?"
e poi sentiamo un nodo in gola.

Noi, che siamo ancora qui e certe cose le abbiamo
dimenticate e sorridiamo quando ce le ricordiamo.

Noi, che vivevamo negli anni di piombo, in mezzo ad
inaudite violenze per lotte sociali e di classe.

Noi, che votavamo per i partiti della 1° Repubblica: MSI,
DC, PRI, PLI, PSI, PCI, e non per 70 diversi gruppi dai nomi fantasiosi.

Noi, che trovammo lavoro tutti e subito.

E ci sposammo presto.

Noi, che siamo stati tutte queste cose e ... tanto altro ancora.
Ecco, questa è la nostra storia!

Noi che..gli anni 80
• Noi che giocavamo a Nascondino a tutte le ore.
• Noi che ci divertivamo anche facendo "Strega comanda color...".
• Noi che le femmine ci obbligavano a giocare a "Regina reginella" e a "Campana".
• Noi che bastavano due tappi per iniziare il giro d'Italia.
• Noi che facevamo "Palla Avvelenata".
• Noi che giocavamo regolare a "Ruba Bandiera".
• Noi che non mancava neanche "dire fare baciare lettera testamento".
• Noi che litigavamo per stabilire se un gradino valeva come "rialzo" a "Rialzo buzzico".
• Noi che ci sentivamo ricchi se avevamo "Parco Della Vittoria e Viale dei Giardini".
• Noi che se avevi "Vicolo Corto e Vicolo Stretto" perdevi sicuro.
• Noi che i pattini avevano 4 ruote e si allungavano quando il piede cresceva.
• Noi che mettevamo le carte da gioco con le mollette sui raggi della bicicletta.
• Noi che chi lasciava la scia più lunga nella frenata con la bici era il più figo.
• Noi che "se ti faccio fare un giro con la bici nuova non devi cambiare le marce".
• Noi che passavamo ore a cercare i buchi sulle camere d'aria mettendole in una bacinella.
• Noi che ci sentivamo ingegneri quando riparavamo quei buchi col tip-top.
• Noi che andavamo in due sulla Graziella, e piú grandi sul Ciao.
• Noi che il Ciao si accendeva pedalando.
• Noi che suonavamo al campanello per chiedere se c'era l'amico in casa.
• Noi che ogni volta che suonavamo rispondeva la madre.
• Noi che pensavamo di avere segreti.
• Noi che i segreti li avevamo davvero.
• Noi che abbiamo maneggiato sostanze chimiche come il pongo, il DAS e la gommapane.
• Noi che abbiamo manipolato anche la MIKRONITE.
• Noi che facevamo a gara a chi masticava più big babol contemporaneamente.
• Noi che avevamo adottato gatti e cani randagi che non ci hanno mai attaccato nessuna malattia mortale anche se dopo averli accarezzati ci mettevamo le dita in bocca.
• Noi che quando starnutivi, nessuno chiamava l'ambulanza.
• Noi che non sapevamo leggere il termometro.
• Noi che prima di adoperarlo, "il termometro lo devi scaricare".
• Noi che i termometri li rompevamo, e le palline di mercurio giravano per tutta casa.
• Noi che se sospettavamo che ci volevano fare la puntura, ci nascondevamo sotto il letto.
• Noi che se c'era un pallone e 4 alberi era già tutto ok per giocare a calcio.
• Noi che se non c'erano gli alberi si giocava lo stesso.
• Noi che dopo la prima partita c'era la rivincita, e poi la bella, e poi la bella della bella..
• Noi che se passavamo la palla al portiere coi piedi e lui la prendeva con le mani non era fallo.
• Noi che il portiere era l'1, lo stopper era il 5 e il centravanti il 9.
• Noi che "Non puoi giocare a pallone con noi perchè siamo già pari".
• Noi che non dovevamo far tardi.
• Noi che era pronta la cena proprio al momento del calcio di rigore.
• Noi che giocavamo a pallone anche in casa, con la palla di spugna.
• Noi che passavamo pomeriggi giocando a Risiko.
• Noi che giocavamo a "Indovina Chi?" anche se conoscevi tutti i personaggi a memoria.
• Noi che giocavamo a Forza 4.
• Noi che Scarabeo non ci piaceva.
• Noi che il cubo di Rubik non l'abbiamo mai finito, perlomeno senza barare..
• Noi che ci scambiavamo le figurine prima delle lezioni (e durante, e dopo..).
• Noi che giocavamo a fiori frutta e città (e la città con la D era sempre Domodossola).
• Noi che con le 500 lire di carta ci venivano 10 pacchetti di figurine.
• Noi che ci mancavano sempre quattro figurine per finire l'album Panini.
• Noi che odiavamo i PlayMobil.
• Noi che avevamo la pista Polistil, e le femmine Cicciobello col disco che frignava.
• Noi che avevamo le macchine filoguidate, e le femmine la casa di Barbie con l'ascensore.
• Noi che ci spaccavamo i diti per giocare a Subbuteo.
• Noi che con un ramo di salice facevamo l'arco per sentirci Orzowei.
• Noi che avevamo il "nascondiglio segreto" con il "passaggio segreto".
• Noi che nei prati al buio tra il frinire delle cicale scorgevamo ancora le lucciole (e non sapevamo sarebbero state le ultime).
• Noi che a volte si litigava.
• Noi che 5 minuti dopo era già tutto dimenticato..
• Noi che "se fai questo non sei più amico mio".
• Noi che giocavamo per ore a "Merda" con le carte.
• Noi che nessuno sapeva le regole del Tresette!
• Noi che avevamo il mangiadischi schiacciato con il manico.
• Noi che le cassette se le mangiava il mangianastri, e ci toccava riavvolgere il nastro con la penna.
• Noi che in TV guardavamo solo i cartoni animati.
• Noi che avevamo i cartoni animati belli...!!
• Noi cha avevamo la tv in bianco e nero.
• Noi che litigavamo su chi fosse più forte tra Goldrake e Mazinga (Mazinga, ovvio..)
• Noi che guardavamo "La Casa Nella Prateria" anche se metteva tristezza.
• Noi che sognavamo un'avventura alla Ambrogio Fogar.
• Noi che a Natale guardavamo "Il piccolo lord", perchè lo davano fisso.
• Noi che ridevamo se un amico rideva.
• Noi che ridevamo se un amico piangeva!
• Noi che abbiamo raccontato 1.500 volte la barzelletta del fantasma formaggino.
• Noi che le scarpe nuove duravano una settimana..
• Noi che le scarpe nuove restavano pulite un'ora!
• Noi che la domenica con le scarpe nuove dovevamo andare alla messa.
• Noi che alla messa ridevamo di continuo.
• Noi che ci emozionavamo per un bacio su una guancia.
• Noi che telefonavamo di nascosto.
• Noi che non avevamo il cellulare per andare a parlare in privato sul terrazzo.
• Noi che i messaggini li scrivevamo su dei pezzetti di carta da passare al compagno.
• Noi che c'era la Polaroid e aspettavi che si vedesse la foto.
• Noi che quando ritiravi le foto dal fotografo eravamo curiosi di vederle.
• Noi che a scuola si andava a piedi.
• Noi che scrivevamo tutti gli avvisi sul diario perdendo delle ore.
• Noi che attaccavamo le gomme da masticare sotto il banco.
• Noi che il diario ce lo tiravamo addosso, mentre le femmine ci scrivevano romanzi d'amore.
• Noi che per andare alla gita scolastica di 5 giorni dovevamo preparare i genitori mesi prima.
• Noi che se c'era la neve si restava alla finestra a guardarla.
• Noi che come smetteva, allora TUTTI DI SOTTO!!!
• Noi che non era Natale se alla tv non vedevamo la pubblicità della Coca Cola con l'albero.
• Noi che le palline di natale erano di vetro e si rompevano.
• Noi che tornavamo a casa solo quando la mamma ti chiamava dal terrazzo.
• Noi che ai compleanni il regalo per il festeggiato ce lo sceglieva la mamma.
• Noi che al nostro compleanno invitavamo tutti, ma proprio tutti, i nostri compagni di classe.
• Noi che avevamo paura che qualche amico non venisse, ma poi c'erano tutti.
• Noi che facevamo il gioco della bottiglia tutti seduti per terra.
• Noi che alle feste stavamo sempre col manico di scopa in mano.
• Noi che a carnevale la mamma ci obbligava a vestirci da Zorro.
• Noi che facevamo sogni brutti.
• Noi che ti svegliavi col battito di cuore a mille.
• Noi che dormivamo con la luce del corridoio accesa.
• Noi che dal letto guardavamo se c'era qualcuno nel buio dietro la finestra.
• Noi che andavamo a letto dopo Carosello.
• Noi che se guardavamo tutto il film delle 20:30 eravamo andati a dormire tardissimo.
• Noi che guardavamo film dell'orrore anche se avevi paura.
• Noi che poi non dormivamo per una settimana.
• Noi che andavamo a letto con le scarpette di lana e il pigiama di flanella.
• Noi che leggevamo Geppo, Tiramolla, Bullo e Birillo, Soldino e Nonna Abelarda.
• Noi che vendevamo i vecchi giornalini di Topolino sotto casa.
• Noi che rubavamo la frutta dagli alberi.
• Noi che la rubavamo anche se non ti andava di mangiarla.
• Noi che quella che non mangiavamo ce la tiravamo.
• Noi che giocavamo a calcio con le pigne.
• Noi che le pigne ce le tiravamo pure.
• Noi che suonavamo ai campanelli e poi scappavamo.
• Noi che giocavamo con la cerbottana a chi lanciava lo stucco più lontano e poi ce lo sparavamo addosso.
• Noi che nelle foto delle gite facevamo le corna e eravamo sempre sorridenti.
• Noi che il bagno si poteva fare solo dopo le 4.
• Noi che a scuola andavamo con cartelle da 2 quintali.
• Noi che quando a scuola c'era l'ora di ginnastica partivamo da casa in tuta.
• Noi che le ricerche le facevamo in biblioteca, mica su Google.
• Noi che avevamo "il libro delle vacanze", ma i compiti d'estate non li facevamo.
• Noi che le poesie non le volevamo imparare.
• Noi che però sappiamo a memoria "Zoff Gentile Cabrini Oriali Collovati Scirea Conti Tardelli Rossi Antognoni Graziani (allenatore Bearzot)".
• Noi che abbiamo pianto quando l'Italia ha perso contro l'Argentina a Napoli.
• Noi che "Disastro di Cernobyl" vuol dire che non potevamo bere il latte alla mattina.
• Noi che compravamo le uova sfuse, e la pizza alta un dito, con la carta del pane che si impregnava d'olio.
• Noi che non sapevamo cos'era la morale, solo che era sempre quella..fai merenda con Girella.
• Noi che a pranzo mangiavamo poco e a merenda divoravamo scaffali di brioches.
• Noi che campavamo di Girella e saccottini del Mulino Bianco.
• Noi che a volte a merenda mangiavamo anche pane, acqua e zucchero, o pane, olio e sale o pane e marmellata.
• Noi che se la mamma ci comprava il gelato, era il Cucciolone, così con il biscotto era più nutriente.
• Noi che bevevamo esclusivamente il Billy.
• Noi che compravamo gli ovetti kinder per trovare il puffo falegname.
• Noi che di politica non ce ne fregava niente.
• Noi che conoscevamo solo il Presidente della Repubblica perchè c'era la sua foto in classe.
• Noi che avevamo la calcolatrice nell'orologio al quarzo.
• Noi che del mondo politico conoscevamo anche Spadolini solo perchè era grassissimo.
• Noi che i politici non li conoscevamo, ma Gennaro Ulivieri e Guido Pancaldi, si.
• Noi che eravamo preoccupati che l'uomo a mollo della pubblicità avesse i reumatismi.
• Noi che non c'erano grandi fratelli, isole dei famosi e fattorie..
• Noi che indossavamo maglie che pizzicavano.
• Noi che nei giorni importanti ci vestivano con le calze bianche.
• Noi che le calze bianche le odiavamo perchè erano strettissime.
• Noi che quando toglievamo le calze ci lasciavano un segno mostruoso sul polpaccio.
• Noi che per la comunione ci regalavano i compassi e le calcolatrici.
• Noi che avevamo la penna con l'inchiostro cancellabile.
• Noi che avevamo il mappamondo con la luce dentro.
• Noi che la mamma ci metteva le toppe sui gomiti dei maglioni quando diventavamo lisi.
• Noi che le toppe le volevamo mettere anche quando i maglioni erano nuovi.
• Noi che avevamo tutti i capelli corti a spazzola.
• Noi che a volte ci pettinavamo.
• Noi che odiavamo il minestrone.
• Noi che non sapevamo leggere l'orologio a lancette.
• Noi che però sapevamo che erano le 4 perchè stava per iniziare BIM BUM BAM.
• Noi che sapevamo che ormai era pronta la cena perchè c'era Happy Days.
• Noi che il primo novembre era "Tutti i santi", mica Halloween.
• Noi che ci emozionavamo se salivamo anche solo su un autobus di linea.
• Noi che ci superemozionavamo se dovevamo salire su un treno.
• Noi che avevamo il deflettore sui finestrini anteriori della macchina.
• Noi che credevamo che la nostra squadra era la più forte del mondo (anche gli interisti).
• Noi che ci sdraiavamo sui prati.
• Noi che tornavamo a casa regolarmente coi pantaloni sporchi d'erba.
• Noi che vivevamo con ansia il giorno della foto di classe.
• Noi che avevamo una sola maestra che insegnava tutto.
• Noi che a scuola qualcuno ci andava ancora con la cartella squadrata di cartone a quadrettoni.
• Noi che avevamo le replay i primi anni di scuola, e quando iniziavamo a scrivere con la bic usavamo la gomma rotonda blu con il buco in mezzo.
• Noi che ci si sdraiava sul prato e si cercava di dar forme alle nuvole.
• Noi che la mamma ci dava le 200 lire da dare in offerta alla messa della Domenica.
• Noi che facevamo gli scherzi telefonici dalle cabine.
• Noi che sfogliavamo i libri delle vacanze soltanto per sentire l'odore particolare della carta.
• Noi che siamo anche andati alle colonie estive.
• Noi che ci piaceva ancora lo zecchino d'oro.
• Noi che abbiamo avuto il diario di Vitt.
• Noi che con le 500 lire di carta compravamo un panino con la mortadella e la lattina della Fanta.
• Noi che mangiavamo il ghiacciolo della puffetta al limone e di grande puffo alla fragola.
• Noi che tornavamo a casa da scuola con le mani piene di scolorina e il tubetto tutto rovesciato nello zaino.
• Noi che se ci cadeva un frutto per terra lo pulivamo e lo mangiavamo lo stesso.
• Noi che odiavamo le rotelle sulla nostra prima bicicletta ma volevamo subito imparare ad impennare.
• Noi che che.."il pallone è mio e decido io!".
• Noi che stavamo dietro casa a giocare "finchè non fa buio"..e poi non si vedeva nulla ma si stava fuori uguale.
• Noi he non si mangiava mai fuori di casa, almeno che non ci fosse un compleanno.
• Noi che a carnevale con cartoncino e elastico si faceva la maschera dell'uomo tigre (..e si diventava fortissimi!!).
• Noi che a nascondino con "1 2 3 salva tutti" diventavi l'eroe del quartiere (..per dieci minuti).
• Noi che andavamo a casa degli amici a fare i compiti, ma i compiti non li facevamo mai.
• Noi che avevamo le macchinine con la bomboletta sulla parte anteriore che quando le buttavi contro il muro scoppiavano.
• Noi che a scuola usavamo gli astucci che si aprivano a portafoglio e nei quali regolarmente si rompeva l'elastico che teneva la gomma o il temperino.
• Noi che a scuola per la prova di scienze ci davano la patata da metter nel bicchiere e che germogliava.
• Noi che dopo pranzo ci obbligavano a fare il riposino.
• Noi che per giocare ai nostri videogiochi (come Pac Man) non era necessario avere una laurea come per quelli di oggi.
• Noi che andavamo a scuola con la penna con l'inchiostro di 4 colori diversi e ci sentivamo fighi.
• Noi che che facevamo gli aquiloni con la carta delle uova di Pasqua..che non hanno mai volato.
• Noi che per fare i giri gratis sulle autine legavamo il gettone con un filo.
• Noi che facevamo a gara a chi faceva il pallone più grosso col Cristalball.
• Noi che invece di mandare gli sms facevamo le dediche alla radio.
• Noi che giocavamo coi soldatini di plastica ma non facevamo morire mai nessuno.
• Noi che la mamma ci diceva di non indossare i calzini col buco perchè "se ci succedeva qualcosa, sai che figura.."
• Noi che ripetevamo coi modelli Bburago gli incidenti visti su Chips.
• Noi che discutevamo di cosa avremmo fatto da grandi.
• Noi che disegnavamo con i pastelli a cera e i pennarelli "Carioca".
• Noi che per pettinarci mettevamo la "gommina Simmons".
• Noi che avevamo i Masters con He-man e Skeletor.
• Noi che guardavamo Tom e Jerry mangiando pane acqua e zucchero.
• Noi che fra amici eravamo tutti caratterialmente diversi.
• Noi che però IN FONDO SIAMO STATI TUTTI UGUALI...!
• Noi...
• Noi che che ora siamo qui a ricordare...

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CAT_IMG Posted on 10/12/2013, 12:03

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