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Mondiale volley femminile 2014 in Italia

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CAT_IMG Posted on 10/10/2014, 17:17
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Usa-Russia 3-1. L'Italia è in semifinale



Alle azzurre basterà un set, domani contro la Russia, per arrivare in testa al girone. E le due volte iridte (2006 e 2010) rischiano una clamorosa eliminazione

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Usa-Russia 3-1 (25-19, 25-23, 15-25, 25-23)
Gli Stati Uniti si riprendono prestissimo dalla batosta rimediata contro l'Italia e battono le due volte campionesse del mondo della Russia (nel 2006 e nel 2010), lanciando l'Italia di Marco Bonitta verso il primo posto in questo terzo girone del Mondiale. Alle azzurre domani sera (ore 20 nell'ultima gara prima delle semifinali) basta un solo set per conquistare il primo posto in questo raggruppamento dopo aver avuto la certezza di giocare fino a domenica grazie al terzo set conquistato dalla Russia. Difficile decifrare la prova della Russia che è partita malissimo travolta dalla battuta americana. Incapace - molto spesso - di sfruttare il grande potenziale offensivo della sua Nazionale, con una Gamova spesso troppo marcata e al contempo molto fallosa in attacco. Quando tutto sembrava compromesso la Russia ha dato un colpo di coda nel terzo set (dove perdeva 12-5), una rimonta incredibile propiziata dagli 8 punti di Goncharova che nella frazione ha fatto registrare un clamoroso 75% in attacco, ma non è bastato. Perché gli Stati Uniti dopo aver perso il terzo set si sono rimessi in riga e ancora con la battuta e una difesa molto attenta ha schiantato le velleità russe che adesso rischiano la clamorosa eliminazione stessa cosa che è accaduta ai maschi campioni olimpici in Polonia.

Rep. Dominicana-Cina 3-2. Brasile già in semifinale



La squadra centramericana, sorpresa del torneo, arriva ad un passo dalle semifinali. In vantaggio 2-0 si fa rimontare e battere dalle asiatiche ed è quasi fuori dal Mondiale

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La Repubblica Dominicana arriva a un passo da un risultato storico e poi butta tutto a favore della Cina nell’ennesimo tie break di questo Mondiale. Ora per la squadra centramericana l’unica speranza, flebile, sarebbe quella di battere (con qualunque punteggio) il Brasile per scavalcare le asiatiche. dominicane avanti — Una partita dai due volti. Per due set le dominicane, allenate dal brasiliano Marcos Kwiek, sono superiori in attacco, con Rivera e De La Cruz scatenate: quest'ultima alla fine metterà a referto ben 39 punti. Faticano in ricezione ma rimediano in attacco. Le cinesi rimangono attaccate nel punteggio ma fanno tantissimi errori, fanno fatica sul muro dominicano. La solita Ting Zhu trascina le sue compagne, mentre la capitana Ruoqi Hui non riesce ad entrare in partita.

Sul 2-0 inizia un’altra gara con le asiatiche protagoniste della rimonta. Il muro cinese comincia a crescere e le dominicane faticano a passare. La Cina cresce anche in ricezione e la palleggiatrice serve meglio le centrali. La squadra di lang Ping trova il sorpasso dopo essere stata in rincorsa fino a metà set e chiude. Nel finale si infortuna malamente anche la centrale XU Yunli alla caviglia sinistra e viene portata in ospedale. Al suo posto entra la Yuan che non la fa rimpiangere: cinque punti nel quarto set col 100% in attacco. Da quel momento in poi la scena è cinese e la dominicana non riesce più a recuperare. Brucia anche il vantaggio del quinto set (12-11) e la Cina chiude con un ace.

Gruppo G
Stati Uniti - Russia 3 - 1

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Italia3110
Stati Uniti3211
Russia0101



Gruppo H
Repubblica Domenicana - Cina 2 - 3

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Brasile3110
Cina3211
R. Domenicana1101
 
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CAT_IMG Posted on 11/10/2014, 18:14
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Italia-Russia 3-1. Ora la Cina in semifinale



In un Forum esaurito, le azzurre battono anche la Russia e volano in semifinale. Sabato alle 20.45 la sfida alla Cina: l’altro posto in finale si giocherà tra Brasile e Usa.

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Italia-Russia 3-1 (25-12, 25-17, 12-25, 25-23)
L’Italia vince anche il terzo girone e affronterà domani sera (in diretta su Rai 2 alle 20.45, la promozione venuta a furor di popolo) la Cina: la stessa semifinale che gli toccò nel 2002 a Berlino, 12 anni fa quando conquistò la medaglia d’oro… Le azzurre non fanno sconti e nei primi due set (quelli decisivi) martellano e schiantano le resistenze delle due volte campionesse del mondo e delle numero 1 in Europa. Due parziali che promuovono l’Italia come prima forza grazie a una prova massiccia e tosta delle azzurre: che Bonitta aveva mandato in campo con il solito settetto di partenza Lo Bianco e Centoni, Del Core e Costagrande, Chirichella e Arrighetti, De Gennaro libero.

All’Italia basta un set per arrivare prima e con una prestazione monstre schiaccia le ragazze di Yury Marichev, che a questa partita erano arrivate come l’ultima spiaggia. Il secondo set alle azzurre serviva solo per non alterare il risultato quello che ha decretato l’eliminazione della Russia e la promozione all’altra semifinale della squadra americana guidata da Karch Kiraly, che domani pomeriggio affronterà i campioni olimpici del Brasile. Dal terzo parziale diventa un’altra partita: Bonitta cambia tutta la squadra, la Russia reagisce si rialza colpisce moltissimo in ricezione la Piccinini e dilaga nel punteggio. Le azzurre sembrano sul punto di capitolare anche nel quarto, ma con una grande rimonta sotto di vari punti (20-22) si rialzano e vanno a conquistare (pure con tutte le “riserve”) una grande vittoria con una squadra che fino a poche settimane fa sembrava irraggiungibile per le azzurre. Ma quella era un’altra storia. Un’altra squadra...

Soddisfatto a fine partita il c.t. Bonitta: “Anche stasera la partita ci ha regalato grandi emozioni, più di tutto però mi è piaciuta la reazione nel quarto set, quando da una situazione molto difficile siamo riusciti a tirarci fuori. Certo anche i primi due set non sono stati affatto male. Domani per accedere alla finale ci troveremo di fronte la Cina, un avversario che conosciamo molto bene avendolo affrontato tre volte in stagione con due vittorie e una sconfitta. Il successo di Bari non ci deve condizionare perché le cinesi hanno grandi qualità e in una partita secca sono sempre molto temibili.” Secondo Antonella Del Core, “Siamo una bellissima squadra e la rimonta del quarto set l’ha dimostrato”. Per Nadia Centoni, “Siamo state davvero grandi, soprattutto nel primo set quando abbiamo rotto subito l’emozione, imponendo il nostro ritmo. Sembra incredibile a dirlo, ma le emozioni crescono con il passare dei giorni, è fantastico. Contro la Cina non dobbiamo commettere l’errore di ripensare alla vittoria di Bari. Loro saranno agguerrite come noi, ma poter contare su questo pubblico è un’arma in più importante.”

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Brasile spietato, dominicane out



Secco 3-0 per le ragazze di Zé Roberto nell’ultima partita del gruppo G: Thaisa e Fabiana protagoniste in attacco, Rivera e Sheilla ispirate. Le sudamericane passano come prime, Cina seconda qualificata alle semifinali

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BRASILE-R.DOMINICANA 3-0 (25-19, 25-21, 25-17) — Non c’è storia nella sfida fra coach brasiliani: Zé Roberto alla guida delle verdeoro bicampionesse olimpiche elimina dalla semifinale la Rep.Dominicana guidata dal suo ex assistente Marcos Kwiek in una gara che le brasiliane hanno fatto loro senza esitazioni, giocando molto concentrate nei primi due set che servivano per conquistare il primo posto, e un po’ in calo nel terzo.

LA PARTITA — Un primo set senza storia per il Brasile che stende la Repubblica Dominicana con una prestazione concentrata e tirata. Centrali show: Thaisa e Fabiana sono protagoniste a muro in attacco e anche con un paio di ace. La Rep. Dominicana risponde con la Rivera ma non basta e le verdeoro volano a più nove sul 16-7. Nella parte finale entrano Fabiola e Tandara per il doppio cambio ed è proprio l’opposto a chiudere il set. Stesso schema nel secondo: le dominicane prendono qualche muro in più ma forzano troppo in attacco e a servizio sbagliando molto. Di nuovo le verdeoro volano fino all’11-5 e poi controllano agevolmente il gioco. Con la De La Cruz ben sotto il suo rendimento abituale, la squadra centroamericana rincorre sempre con parziali recuperi ispirati dalla Rivera. Chiude Sheilla con una doppietta. Nel terzo set un po’ più di equilibrio nei primi dieci punti con il Brasile molto falloso. Poi le brasiliane spingono di nuovo sull’acceleratore e chiudono con Fe Garay.
 
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CAT_IMG Posted on 11/10/2014, 19:01
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Usa-Brasile 3-0. Il primo k.o. verdeoro è il più amaro



Sorpresa nella prima semifinale: le verdeoro imbattute sin qui, perdono con la squadra di Kiraly e vedono perpetuarsi il tabù Mondiale. Le statunitensi tornano in finale come nel 2002

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Le “meninas de ouro” del Brasile (due volte campionesse olimpiche consecutive) confermano il tabù Mondiale (non lo hanno mai vinto, hanno perso in finale le due ultime edizioni contro la Russia) ed escono a sorpresa dalla corsa al primo posto battute dagli Stati Uniti, protagonisti di una gara cinica e lucida in cui hanno mostrato un volto completamente diverso dalla sconfitta con l’Italia.

LA PARTITA — E’ una battaglia di difese fra Brasile e Stati Uniti, due squadre che questo fondamentale ce l’hanno nel Dna. Gli Usa di Karch Kiraly partono a mille, battono bene e mandano subito in tilt la ricezione brasiliana: 10-7, 16-10 con la neo novarese Kimberly Hill protagonista. Il Brasile arranca, Dani Lins corre troppo e il gioco veloce ne risente. Thaisa tiene duro mentre le attaccanti faticano a chiudere il punto. Le statunitensi, scese in campo concentrate e decise, difendono il vantaggio con tenacia e rintuzzano i tentativi di recuperare con grandi azioni in difesa. Nel secondo parziale le campionesse olimpiche si illudono con un 6-1 targato Thaisa: la centrale attacca e fa male anche a servizio. Anche la ricezione verdeoro sembra più efficiente ma gli Stati uniti non mollano. Escono Jordan e Kelly Murphy, mentre la Glass si ricorda di avere anche una centrale forte come la Akinradewo (anche se le alzate lasciano parecchio a desiderare. Il pareggio arriva sul 19-19 e il punto a punto infinito (condito da diverse proteste sulle decisioni arbitrali) si chiude sul 29-27 con una seconda linea di Jordan Larson.

IL FINALE — Terzo set a senso unico. Il c.t. brasiliano mette in gioco Tandara e Fabiola al posto di Sheilla e Dani Lins, ma il cambio non serve a far girare l’inerzia della gara. Il parziale di 16-9 a favore degli Usa dice tutto. La sola Fe Garay sembra crederci mentre le ragazze di Kiraly mantengono freddezza e lucidità con Murphy e Larson che schiacciano palloni a ripetizione. Chiude al terzo match ball Jordan Larson. Stati uniti in finale come nel 2002.
 
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CAT_IMG Posted on 11/10/2014, 23:58
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Italia in lacrime, azzurre k.o. La finale è Cina - Stati Uniti



Semifinale amara per le azzurre che vanno sotto due set a zero, vincono il terzo ma non riescono a completare la rimonta. Domani contro il Brasile per la medaglia di bronzo

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Italia-Cina 1-3 (21-25, 20-25, 25-20, 28-30)
L'Italia affronterà il Brasile domenica pomeriggio alle 17.30 per cercare una medaglia in questo Mondiale, dopo aver perso una gara all'ultima schiacciata contro la Cina, incontrata una settimana fa a Bari, ma ben diversa da questa. Solita formazione per l'Italia che comincia con Lo Bianco e Centoni, Del Core e Costagrande, Chirichella e Arrighetti, De Gennaro libero. La Cina deve rinunciare a Xu Yunli che si è infortunata gravemente contro la Repubblica Dominicana parte con molta aggressività al servizio e con una ottima tattica di muro mette in difficoltà le azzurre che sono più contratte che in altre occasioni.

In salita — Il primo set è in salita: 10-14. Le azzurre non decollano e il muro cinese chiude il primo set: con una strepitosa Zhu Ting (8 punti). Nel secondo set la musica non cambia. Anzi. La Cina parte ancora meglio la regista Wei manda completamente a vuoto il muro azzurro facendo saltare tutti gli schemi dell'Italia. Bonitta cambia Lo Bianco (entra Ferretti), poi tocca ad Arrighetti scendere per Folie. Ma la Cina dilaga: 16-11. Entra anche Doiuf senza risultato l'Italia è alle corde. Inizia il terzo set con un coro "Italia Italia" che viene dal profondo del cuore dei 12.600 del Forum: e il ct azzurro stravolge l'assetto tattico della squadra, in campo due bomber assieme: Centoni e Diouf, in panchina Costagrande. In campo resta anche Folie per Arrighetti, l'Italia parte avanti, lotta e combatte, nasconde le sue lacune in ricezione e riesce a mettere sotto la Cina, anche di 4 punti, ma le asiatiche risalgono, continua la girandola di cambi Bonitta l'Italia chiude il set con due battute di Del Core.

Speranza bronzo — Nel terzo set le azzurre sono ancora le stesse l'Italia soffre ancora (il modulo è una coperta corta in seconda linea), ma resta attaccata al match con le unghie e con i denti, mentre la Cina fa vedere meraviglie in difesa e Zhu Ting devasta la difesa italiana. La forza di volontà azzurra questa volta non basta, le azzurre ci provano fino alla fine, ma senza riuscirci. La battaglia per l'oro sarà un affare fra Stati Uniti e Cina. All'Italia resta la speranza del bronzo, contro una squadra che non ha mai battuto né in un Mondiale, né all'Olimpiade.

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Bonitta — “Stasera nei primi due set abbiamo fatto veramente fatica: loro attaccavano e difendevano mentre noi non riuscivamo a incidere in battuta. Vedendo che in ricezione stavamo andando bene ho provato a rafforzare l’attacco e la scelta ha funzionato. Abbiamo avuto anche la possibilità di andare al tie-break, ma nel complesso dobbiamo ammettere che la Cina ha meritato la vittoria. Il nostra attacco e il servizio non è stato abbastanza efficace, mentre in difesa secondo me abbiamo fatto vedere buone cose. Nonostante la delusione sappiamo tutti che non è finita qua, scemata l’adrenalina della partita bisognerà concentrarsi sul Brasile. Alla fine del Mondiale manca ancora un giorno”.

Centoni — “Stasera ci abbiamo provato in tutte le maniere, cercando di restare attaccate alla partita anche con i “denti”, ma non è bastato. Fino alla fine è stata una battaglia vera. Rispetto alla Cina vista Bari hanno difeso alla grande, anche le palle più impossibili non cadevano mai e questo è un loro grande merito. Domani dovremo trovare le forze per affrontare il Brasile, perché rimuginare su quello che è stato non serve a niente. È vero che la Cina andrà a disputare la finale 1-2 posto, ma noi abbiamo ancora la possibilità di conquistare una medaglia che avrebbe un valore altissimo.”

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agaka
CAT_IMG Posted on 12/10/2014, 13:11




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Finale non conquistata, ma sono state comunque bravissime!!!!
 
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CAT_IMG Posted on 12/10/2014, 23:31
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Italia, la Diouf non basta: il Brasile vince 3-2



Azzurre contratte nei primi due set. Non è sufficiente l'ottima percentuale di attacco dell'opposta milanese. Reazione nel terzo e quarto. Ma al tie-break torna il buio

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Italia-Brasile 2-3 (15-25, 13-25, 25-22, 25-22, 7-15)
L'Italia lotta fino all'ultimo, recupera due set, ma alla fine deve arrendersi al Brasile due volte campione olimpico. Una gara dalle mille emozioni, palpitante che entusiasma il Forum stracolmo. Ma che non sorride alle azzurre: il bronzo è brasiliano.

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Senza testa — La partita comincia, ma con la testa forse l'Italia è ancora alla serata precedente, alla gara con la Cina. Il Brasile con una super Jaqueline (6 punti e 56% in attacco) tritura le azzurre che non riescono a giocare con un attacco sempre insufficiente. Bonitta inizia la girandola di cambi: Folie, Diouf, Piccinini, Ferretti, ma non c'è storia, finisce male, 25-15. Nel secondo set il ct le prova tutte: comincia con Diouf che è l'unica che passa con continuità (siglando 6 dei primi 10 punti azzurri), ci sono anche Bosetti e Folie, ma dall'11-11 il Brasile mette a segno un break di 8 punti a 0! L'Italia non c'è più, nonostante il Forum continui a urlare Italia-Italia.

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Diga Thaisa — Fabiana e Thaisa sono una diga che non si abbatte. Una giostra di cambi che non cambia però il risultato. Il Brasile dilaga. Terzo set con Diouf-Lo Bianco, Del Core-Bosetti, Chirichella e Arrighetti e la solita De Gennaro libero acchiappamosche: le azzurre partono bene soprattutto aggrappate ai colpi di Valentina Diouf e alle schiacciate di Antonella Del Core, l'Italia arriva anche ad accumulare un vantaggio di 5 punti. Il Brasile non molla e torna in partita, ma questa volta le azzurre sono determinate e - soffrendo - chiudono il set.

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Emozioni — Torna il Brasile nel quarto set: 2-8, l'Italia sembra sul punto di spegnersi. E invece, una battuta, una difesa e un muro torna in corsa. Il Forum si esalta: 18-18 con 4 contrattacchi azzurri sbagliati! Stillicidio di emozioni: si va di punto a punto dal 13 pari al 22-22, quando l'equilibrio si rompe. Chiude Chirichella a muro. Nel tiebreak equilibrio fino al 4 pari poi il Brasile dilaga e corre verso il podio.

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La protagonista — Valentina Diouf: “All’inizio eravamo un po’ tese e abbiamo commesso l’errore di subire il loro ritmo, mentre se vuoi batterle devi imporre il tuo. Quando ce l’abbiamo fatta, siamo riuscite a rimontare due set, anche se poi nel tie-break c’è stato un calo. Stasera esco senza rimpianti perché ce l’ho messa davvero tutta. Voglio ringraziare il pubblico perché ci è stato sempre vicino e anche nei momenti difficili non ci ha mai abbandonato. In questo Mondiale attorno a noi abbiamo visto tanto entusiasmo e penso sia anche merito nostro. Spero che questa manifestazione permetta alla pallavolo di crescere ancora di più.”

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CAT_IMG Posted on 12/10/2014, 23:47
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Kiraly fa il primo miracolo: USA batte Cina e diventa campione del mondo



Gli automatismi delle ragazze di Kiraly funzionano alla perfezione. Gli Stati Uniti si aggiudicano il primo titolo iridato della loro storia

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Cina-Stati Uniti 1-3 (25-27, 20-25, 25-16, 24-26)
Karch Kiraly si conferma un monumento in tutti i campi e vince il suo primo Mondiale da tecnico, il primo Mondiale per la squadra femminile degli Stati Uniti che finora avevano ottenuto “solo” due argenti e due bronzi. Per il tricampione olimpico (l’unico ad aver vinto sia nell’indoor che nel beach) l’ennesima impresa con una squadra che solo mercoledì scorso aveva perso nettamente con l’Italia. Invece poi le americane hanno battuto la Russia campione in carica, il favoritissimo Brasile e, nella finale arbitrata dall’italiano Fabrizio Pasquali, la Cina dell’altro mito Jenny Lang Ping, unica donna allenatrice del Mondiale e l’ultima per la sua Nazionale ad aver vinto il Mondiale nell’86.

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Partita — Gli Stati Uniti si aggiudicano il primo set ai vantaggi dopo aver recuperato da una brutta partenza (sotto 5-1). Grandi Kelly Murphy. L’ex novarese (il prossimo anno in Giappone) si carica l’attacco della squadra insieme alla centrale Akinradewo (6 e 7 punti) e regge il punto a punto sfinente contro un Cina sempre presente in difesa ma discontinua in attacco con la solita Ting Zhu (9 punti). Nel secondo parte forte la squadra di Kiraly: un 8-4 firmato Jordan Larson e il muro. La Cina fatica in ricezione e ci mette un po’ a ingranare. Poi Chunlei Zeng e Ting Zhu infilano i punti decisivi e le asiatiche scavalcano sul 13-12. Il punto dura stavolta solo fino al 18-18 pari quando Kiraly manda Thompson al servizio e la Cina va in black out. Le americane chiudono con Nicole Fawcett.

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Il calo — Il terzo parziale vede la Nazionale statunitense in netto calo. La Cina trova in Chunlei Zeng l’alternativa a una Ting Zhu in difficoltà, e registra il muro. Lang Ping cambia anche la palleggiatrice inserendo, Jingsi Shen. Le ragazze di Kiraly soffrono in difesa e subiscono fino al 25-16 finale. Nel quarto Stati Uniti di nuovo in partita e Cina che deve faticare parecchio per smarcarsi dal muro stelle e strisce. Aumentano i palloni sparati fuori e gli scambi lunghi, gli Usa ritrovano la verve di Kimberly Hill ma soprattutto possono contare su un coppia centrale di primo livello e vanno avanti 18-13. Subiscono il ritorno delle cinesi trascinate dalla Zeng e si ritrovano 22-19. Finale da cardiopalma: Kim Hill sigla il 23 pari, Akinradewo il primo match ball. Kim Hill firma il Mondiale alla seconda occasione.

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CAT_IMG Posted on 14/10/2014, 11:57
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L' Italia ha vinto il Mondiale senza arrivare a medaglia...



Quello che resta di un torneo: oltre 300 mila presenze nei palasport, ascolti record in televisione, 2.5 milioni incassati al botteghino, ma soprattutto lo straordinario affetto della gente per Bonitta e per la sua squadra

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Trecentoquindicimila persone nei palazzetti dal 23 settembre a domenica, un incasso che supera i 2,5 milioni di euro, il record di 4,5 milioni davanti alla tv per la semifinale persa con la Cina, oltre il 14% di share per la finale del terzo posto nella domenica pomeriggio affollata di campionati di calcio ed eventi sportivi vari (e 800.000 contatti per la finale serale fra Usa e Cina, l’ascolto più alto della giornata nei programmi specializzati). Ma soprattutto un crescendo di popolarità per quattordici ragazze partite in sordina e che sono riuscite a far innamorare una Nazione.

AZZURRE DA AMARE — Il fenomeno che forse ha sorpreso di più è stato proprio l’entusiasmo scatenato dall’Italia anche in chi di solito non segue la pallavolo. All’inizio del campionato Mondiale probabilmente la giocatrice più famosa era ancora Francesca Piccinini, da anni protagonista anche su riviste extrasportive. In subordine le più popolari erano Valentina Arrighetti ed Eleonora Lo Bianco, ma già per un pubblico più specializzato. Ieri sera le lacrime inconsolabili di Valentina Diouf (vera nuova star di questa squadra: con il braccio pesante e la spontaneità davanti ai microfoni è già il volto nuovo delle azzurre), Monica De Gennaro, e le altre dopo la finale per il terzo posto hanno commosso sportivi e non che ormai le chiamano per nome. Sono diventate le campionesse della porta accanto, quelle che hanno fatto innamorare per la grinta e l’entusiasmo, emozioni per cui non c’è bisogno di sapere di volley.

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UN’ITALIA CHE HA FUTURO — Valentina Diouf, Cristina Chirichella, Caterina Bosetti, guidano il nuovo che avanza. In fondo la rivoluzione giovane che era stata chiesta a Marco Mencarelli lo scorso anno sta dando i suoi frutti. E dietro di loro ci sono altri nomi nuovi come la Bonifacio e la Egonu pronte ad esplodere. Buone notizie per il futuro e per la strada che porta a Rio. Con il rientro di Lucia Bosetti e qualche aggiustamento tecnico è un’Italia che può dare ancora tante soddisfazioni.

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MENZIONE SPECIALE — Se la meritano Antonella Del Core e Monica De Gennaro, in assoluto le migliori di questo Mondiale italiano. La schiacciatrice napoletana della Dinamo Kazan è stata la colonna portante della Nazionale. A 33 anni, con una grande esperienza e una condizione fisica invidiabile è stata fondamentale nel gioco azzurro e speriamo che decida di continuare con la Nazionale ancora per qualche anno (nel 2012 aveva detto basta). Monica De Gennaro, 27 anni, premiata miglior libero del Mondiale, è riuscita nell’impresa di non far rimpiangere Paola Cardullo (che alla vigilia l’aveva già incoronata libero più forte del mondo). Ha giocato tre settimane di grande volley, ha recuperato tantissimi palloni ed è stata una vera fuoriclasse. Veramente un applauso per la determinazione con cui si è portata a questi livelli. E l’applauso va a tutte e quattordici ed anche a Marco Bonitta, che è rientrato nel volley femminile con grande bravura e con la capacità anche di cambiare alcuni aspetti della sua gestione. L’appaluso che il Forum gli ha tributato prima dell’inizio della finale per il terzo posto è forse la medaglia più bella.

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