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Giro di Lombardia

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CAT_IMG Posted on 6/10/2014, 09:04
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Giro di Lombardia, Martin vince con un colpo a sorpresa



L'irlandese scatta ai 600 metri beffando anche Valverde che però ora è primo nel ranking mondiale. Aru nono. Kwiatkowski bloccato dai crampi

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Una grande azione a sorpresa ai 600 metri dal traguardo di Bergamo ha regalato il successo a Daniel Martin nella 108esima edizione del Giro di Lombardia dopo 260 km. L'irlandese della Garmin faceva parte del gruppo dei migliori nove che si è selezionato all'ingresso della città sulla salita della Boccola. Ha sfruttato una fase di studio per scattare dalla coda del plotoncino. Il favorito della vigilia Valverde è arrivato secondo; Rui Costa all'attacco negli ultimi due km è arrivato terzo. Fabio Aru, che per primo era scattato in salita poco dopo porta Garibaldi all'inseguimento di Tim Wellens ha chiuso al nono posto; decimo Rinaldo Nocentini. Alberto Contador, che nel finale non era nel primo gruppetto, è rimasto ulteriormente attardato da una caduta all'ingresso del rettilineo d'arrivo.

"Volevo attaccare" — Dopo la frattura riportata nella cronosquadre del Giro d'Italia disputata a Belfast, finalmente una bella soddisfazione per Martin che è il secondo irlandese a vincere la classica monumento targata Gazzetta dopo i tre successi di Sean Kelly nel 1983, 1985 e 1991: "In questo anno - ha detto il vincitore della Liegi 2013 - ho avuto tante disavventure. Amo il Lombardia. Volevo attaccare sulle salite ma ero troppo stretto. Ho visto Gilbert e Albasini che erano più veloci di me in volata. E ho voluto provare qualcosa".

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Valverde 1° nel ranking — Guarda il bicchiere mezzo pieno Alejandro Valverde, cui, tra l'altro, è nata una bambina domenica scorsa: "Sono arrivato secondo ma il mio obiettivo era di salire al primo posto del ranking e così è successo". E adesso nella classifica Uci, prima del Giro di Pechino, il murciano è a 686 punti, secondo Contador a 620 punti, terzo Gerrans a 478, quarto Rui Costa a 398, quinto Nibali a 392.

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Crampi e cadute — Nel finale del Lombardia, che è stato scandito da un ritmo alto, ci sono stati anche altri colpi di scena: il primo è stata la resa di Michal Kwiatkowski che a 12 km dall'arrivo è stato colpito da crampi. Poi, a 300 metri dal traguardo, dietro il gruppo di testa, c'è stata una caduta di gruppo, nella quale sono rimasti coinvolti, oltre a Contador, anche Diego Rosa e Franco Pelizzotti. Poco prima sono rimasti coinvolti in una caduta anche Pinot e Demare. Brutto volo per anche per Yaroslav Popovych che, dopo aver colpito un cartello stradale, è finito in ospedale: fortunatamente per lui niente fratture.

Premio Todisco — La corsa è stata caratterizzata da una fuga a 11 partita al km 18 che ha avuto anche 11 minuti circa di vantaggio. Il primo a passare al Ghisallo è stato Francesco Gavazzi che così si è aggiudicato il premio intitolato al giornalista della Gazzetta Pier Luigi Todisco.

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Ordine d'arrivo
1. Daniel Martin (Irl, Garmin) in 6h25'33" alla media di 40,461 km/h
2. Valverde (Spa) a 1"
3. Rui Costa (Por)
4. Wellens (Bel)
5. Sanchez (Spa)
6. Albasini (Svi)
7. Gilbert (Bel)
8. Rodriguez (Spa)
9. Aru
10. Nocentini a 14"
15. De Marchi a 25"
25. Evans (Aus) a 46"
31. Visconti a 54"
34. Contador a 58"
 
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CAT_IMG Posted on 6/10/2014, 09:27
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Kwiatkowski: "Volevo onorare la maglia iridata"



Il neo campione mondiale è stato costretto a rallentare a causa dei crampi a 12 km dalla fine. "Non vedo l'ora di tornare a correre con la mia squadra e la maglia arcobaleno"

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Qualcuno ha subito cominciato a buttare in mezzo la presunta maledizione della maglia iridata. Fatto sta che il polacco Michal Kwiatkowski, non più tardi di sette giorni fa iridato a Ponferrada, non si è potuto giocare le proprie possibilità nel convulso finale del Lombardia. "Noi dell’Omega-Quick Step abbiamo diverse carte da giocare, vedremo come si metterà la corsa", aveva detto al mattino alla partenza di Como.

"Mi dispiace" — Però le sue è stato costretto a tenersele nel mazzo, a causa dei crampi alla gamba destra quando mancavano circa 12 chilometri alla fine. "Mi dispiace davvero, non ho potuto farci niente e a quel punto sono finito fuori dai giochi", ha spiegato il 24enne di Torun che domani è atteso a Milano alla presentazione del Giro d’Italia 2015. "Ci tenevo a onorare la maglia di campione del Mondo, e anche per questo non mi sono ritirato (77° a 9'42" dal vincitore Dan Martin, ndr). È un peccato perché i crampi sono arrivati nel momento peggiore, stavo bene. Non so quale sia il motivo, ma dopo sei ore e mezza di bici può succedere. Ora ho solo bisogno di riposo, ma in realtà già non vedo l’ora di tornare a correre con la mia squadra e la maglia arcobaleno".
 
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