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| In visita alla Panini alcuni giorni fa…..non come collezionisti o semplici appassionati di figurine e di album calciatori, ma come acquirenti del colosso italiano del collezionismo.Una delegazione americana ha preso contatti con il Gruppo Panini con l'obiettivo di valutare un'offerta di acquisto per rilevare il pacchetto azionario dall'italo-argentino Aldo Hugo Sallustro, attuale amministratore delegato, e dalla famiglia bolognese Baroni.
Non è la prima volta che la ditta (la cui valutazione attuale è di un miliardo di euro) viene venduta.
Fondata nel 1961 dai fratelli Panini (Giuseppe, Benito, Umberto, Franco), già titolari nel 1945 di un chiosco e nel 1954 dell'omonima Agenzia di distribuzione di giornali, rimase proprietà della famiglia modenese fino al 1988, ampliandosi di anno in anno sino a raggiungere fatturati nell'ordine dei 100 miliardi di lire.
La prima collezione Calciatori Panini aveva in copertina il milanista Nils Liedholm.
Nel 1970 fu pubblicato l'Almanacco illustrato del calcio italiano, mentre per avere la prima collezione di figurine autoadesive bisognerà attendere il 1972.
Nel 1988 l'azienda viene ceduta dai fratelli Panini al gruppo inglese Maxwell e, dopo qualche anno di difficoltà causata anche dalla direzione straniera del gruppo, nel 1992 viene nuovamente ceduta ed acquistata da Bain Gallo Cuneo e dalla De Agostini, tornando quindi sotto direzione italiana.
Nel 1994 la Panini viene nuovamente ceduta ad un gruppo straniero, l'americano Marvel Entertainment Group, che vuole rilanciare gli albi dei supereroi in Italia, ma questa volta la gestione rimarrà italiana.
Infine, nel 1999, la Panini torna di nuovo una azienda italiana a tutti gli effetti grazie ad una cordata guidata dalla Fineldo S.p.A., finanziaria di Vittorio Merloni, insieme al top management della Panini, diretta dall'italo-argentino Aldo Hugo Sallustro.
Nel settembre del 2013 acquisisce il ramo di azienda dei periodici Disney in Italia produttrice di fumetti storici come Topolino ed è attualmente il leader mondiale nella produzione di figurine con oltre 6 miliardi all'anno, oltre ad essere il quarto editore in Europa nel settore dei ragazzi.
Nel 2016 Fineldo esce dal capitale e la proprietà passa ad Aldo Hugo Sallustro, Anna Baroni e Maria Teresa Baroni, che adesso hanno deciso di venderla.
I primi acquirenti sono stati dei cinesi, che però non hanno garantito che il sistema produttivo rimanesse a Modena, come richiesto dagli attuali proprietari., per cui la loro proposta è stata rifiutata.
Adesso non ci resta che attendere per vedere se i "buyers" americani giungeranno ad un accordo, nella speranza che nulla possa cambiare per questa prestigiosa ditta italiana…..
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