Scambio Figurine - Calciatori Panini - Cucciolotti - Preziosi  - Gedis  - Pizzardi

la guerra di Piero, a 10 anni dalla morte di Fabrizio De André

« Older   Newer »
  Share  
fausto*b
CAT_IMG Posted on 28/1/2009, 10:09




http://it.youtube.com/watch?v=NL9hrM2fdTc



dal sito www.letteratour.it

La guerra di Piero è il racconto dolce e triste della contradditorietà e stupidità della guerra dal punto di vista di chi l'ha vissuta in prima persona, un semplice soldato. Riporto qui di seguito il testo della canzone.

Dormi sepolto in un campo di grano
Non è la rosa, non è il tulipano
Che ti fan veglia dall'ombra dei fossi
Ma sono mille papaveri rossi.

«Lungo le sponde del mio torrente
Voglio che scendano i lucci argentati,
Non più i cadaveri dei soldati
Portati in braccio dalla corrente».

Così dicevi ed era d'inverno
E come gli altri verso l'inferno
Te ne vai triste come chi deve;
Il vento ti sputa in faccia la neve.

Fermati Piero, fermati adesso,
lascia che il vento ti passi un po' addosso,
Dei morti in battaglia ti porti la voce:
"Chi diede la vita ebbe in cambio una croce".

Ma tu non la udisti e il tempo passava
Con le stagioni, a passo di giava,
Ed arrivasti a passar la frontiera
In un bel giorno di primavera.

E mentre marciavi con l'anima in spalle
Vedesti un uomo in fondo alla valle
Che aveva il tuo stesso identico umore
Ma la divisa di un altro colore.

Sparagli Piero, sparagli ora,
E dopo un colpo sparagli ancora,
Fino a che tu non lo vedrai esangue
Cadere a terra a coprire il suo sangue.

«E se gli sparo in fronte o nel cuore,
Soltanto il tempo avrà per morire,
Ma il tempo a me resterà per vedere,
Vedere gli occhi di un uomo che muore».

E mentre gli usi questa premura,
Quello si volta, ti vede, ha paura
Ed imbracciata l'artiglieria
Non ti ricambia la cortesia.

Cadesti a terra senza un lamento
E ti accorgesti in un solo momento
Che la tua vita finiva quel giorno
E non ci sarebbe stato ritorno.

«Ninetta mia, a crepare di maggio
Ci vuole tanto, troppo coraggio,
Ninetta bella, dritto all'inferno
Avrei preferito andarci d'inverno».

E mentre il grano ti stava a sentire
Dentro alle mani stringevi il fucile,
Dentro alla bocca stringevi parole
Troppo gelate per sciogliersi al sole.

Dormi sepolto in campo di grano
Non è la rosa, non è il tulipano
Che ti fan veglia dall'ombra dei fossi
Ma sono mille papaveri rossi.


 
Top
Fabrizio De André
CAT_IMG Posted on 28/1/2009, 15:42




VIVA DE ANDREEE
 
Top
1 replies since 28/1/2009, 10:09   165 views
  Share